L’approvazione da parte del Consiglio d’amministrazione di Deutsche Bahn della vendita di DB Schenker alla danese Dsv non ha ancora chiuso la questione, perché a questa scelta si oppongono sia i sindacati, sia l’altro candidato all’acquisto, il consorzio guidato da Cvc Capital Partners. Sul versante sindacale alla decisa opposizione della sigla Ver.di si è aggiunta quella della Evg, che ha anch’essa espresso forti preoccupazioni sui tagli al personale dopo l’integrazione di DB Schenker in Dsv.
Il presidente di Evg ha anche sottolineato che DB Schenker porta denaro a Deutsche Bahn e quindi la sua totale vendita sarà in realtà una perdita di valore, oltre che di posti di lavoro. Lo scontro tra azienda e sindacati si potrebbe manifestare nella riunione del Consiglio di sorveglianza del 2 ottobre 2024 di Deutsche Bahn, che dovrà confermare o meno la decisione del Consiglio d’amministrazione. Dei venti membri del Consiglio di sorveglianza, dieci sono espressione dei lavoratori e quindi il voto positivo non è scontato.
Intanto resta sullo sfondo anche il candidato che finora appare perdente, ossia il consorzio guidato dal fondo di private equity Cvc Capital Partners. Nei giorni scorsi ha scritto ai vertici di Deutsche Bahn rilevando che la decisione di vendere a Dsv non sarebbe trasparente e secondo fonti tedesche avrebbe commissionato una valutazione per verificare se la procedura della gara sia in regola con le norme comunitarie.
Deutsche Bahn ha risposto a Cvc affermando che l’offerta di Dsv è più elevata di quella della concorrente e quindi non poteva scegliere il consorzio guidato dal fondo. Secondo i vertici della compagnia ferroviaria, anche il rilancio fatto da Cvc non sarebbe superiore all’offerta di Dsv. Queste valutazioni, prosegue DB, sono state confermate da un revisore indipendente che ha analizzato entrambe le offerte.