In Italia sta lentamente calando l'incidenza dei costi di trasporto sulle merci importate ed esportate: nel 2016 è stata rispettivamente pari al 3,6% e 4,7% in media. La breve fase di rialzo osservata nel biennio 2014-2015, successiva a un decennio di calo dell'incidenza ad valorem dei costi di trasporto, sembra essersi interrotta nel corso del 2016 soprattutto per gli acquisti di merci dall'estero.
Lo rivela un'indagine della Banca d'Italia sui trasporti internazionali di merci appena pubblicata, da cui si apprende che la bilancia dei pagamenti ha registrato nel 2016 un deficit dei trasporti di merci pari a quasi 6 miliardi di euro, in marginale aumento rispetto all'anno precedente. Il disavanzo sistematico del Paese è legato alle basse quote di mercato dei vettori italiani nel trasporto internazionale di merci; tali quote si sono lievemente ridotte in quasi tutti i comparti, con l'eccezione del settore aereo e di quello marittimo nel segmento "general cargo".
Per quanto riguarda l'andamento dei noli medi stradali in euro per tonnellata tra il 1999 e il 2016 la ricerca evidenzia un trend crescente in termini nominali, in particolare per quelli all'importazione. In relazione all'indice dei prezzi alla produzione, il livello dei noli all'esportazione è ormai risalito a un livello prossimo a quello raggiunto nel 2008, mentre quelli all'importazione si collocano sui valori più elevati dall'inizio della serie storica.
"Nel 2016, inoltre, in un contesto di volumi movimentati in crescita soprattutto per le importazioni, si è registrato un lieve aumento dei noli complessivi medi, risultato di una divaricazione degli andamenti delle tariffe tra i carichi completi, in aumento, e i carichi parziali (groupage), in diminuzione", spiega la Banca d'Italia, che aggiunge: "Nel biennio precedente erano stati i noli groupage a sostenere la dinamica delle tariffe stradali; le spedizioni a carico parziale sono arrivate a rappresentare circa il 40 per cento del totale movimentato".
In questo contesto, secondo l'indagine condotta da Bankitalia, i trasporti a carico completo hanno registrato noli (al netto dei servizi ausiliari) in aumento per quasi tutte le aree geografiche di destinazione/origine delle merci, incluse Francia e Germania, i principali partner commerciali dell'Italia. Di contro, soprattutto nei confronti di questi due paesi, si è verificato il calo più pronunciato delle tariffe groupage, tale da provocare una diminuzione significativa dei noli anche nella media complessiva. Per le altre zone geografiche, con l'eccezione dei paesi balcanici, si registra invece una crescita delle tariffe medie complessive, sia all'importazione sia all'esportazione.
Nicola Capuzzo
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