Dopo la chiusura dell’impianto di produzione di materie plastiche Basell di Terni, la vasta area è rimasta abbandonata, ma non lo sarà a lungo, perché quattro imprese – il Gruppo Bernardini, la Novamnont, la Ceplast e la Mirachrome – intendono collaborare per convertirla per il trasporto intermodale e la produzione di bioplastiche. Lo ha dichiarato Umbro Bernardini in un’intervista pubblicata il 30 luglio 2021 sul giornale online UmbriaON.
Dopo l’acquisto, già formalizzato, l’area sarà bonificata da Novamont per permettere di riutilizzarla e realizzare un impianto per produrre bioplastiche, mentre il Gruppo Bernardini intende realizzare una piattaforma per la logistica dei prodotti chimici e per il trasporto intermodale, che sono le specializzazioni dell’azienda umbra. La Regione vuole usare per rilanciare il polo chimico di Terni 155 milioni di euro provenienti dal Pnrr regionale, con lo scopo d’integrare la filiera dei biomateriali con quella agricola.