L’industria europea della plastica sta attraversando una fase di grande cambiamento, che incide anche sulla logistica. Infatti la produzione europea sta gradualmente lasciando spazio alle importazioni dal resto del mondo. E le società di trasporto e logistica si stanno adeguando. Tra queste c’è la svizzera Bertschi, che proprio per seguire questa tendenza ha acquistato 500 container bag-in-box da 30 piedi, che sono dedicati al trasporto di prodotti chimici sfusi secchi. Inoltre, sta potenziando le sua piattaforme dedicate alle materie plastiche, il tutto per soddisfare la crescente domanda d’importazione si questi prodotti.
Oggi, la flotta di container Dry Bulk di Bertschi conta 10.900 unità, che spazia dai 30 piedi bag-in-box , ai pressurizzati da 30, 33 e 40 piedi, fino agli high cube. I terminal sono situati nei maggiori porti europei e sono equipaggiati con attrezzature di ribaltamento per rendere semplice e veloce il trasferimento delle rinfuse dai container marittimi a quelli terrestri, liberando quindi rapidamente i primi per tonare a navigare. In questo modo, Bertschi ha scelto i container come alternativa ai tradizionali silos verticali. Ciò rende lo stoccaggio più flessibile nella pianificazione e nella localizzazione, ridicendo anche costi e numero di movimentazioni.