Fondata come Srl nel 2003 e trasformata nel 2007 in fondazione, Slala era stata creata da alcuni enti pubblici piemontesi e liguri per svolgere attività di promozione di infrastrutture e insediamenti a supporto della logistica. Gli obiettivi della fondazione, così come riportati sul suo sito web, erano i seguenti: dare una reale alternativa ai flussi di merci da/per l'Europa, acquisire funzione di authority per il sistema logistico localizzato tra i porti della Liguria e l'aeroporto di Malpensa, accompagnare gli investimenti infrastrutturali, sviluppare azioni di marketing territoriale unitamente ai porti liguri, sviluppare il sistema informatico per organizzare e facilitare la catena logistica e sviluppare la formazione nel campo della logistica.
In pratica per anni Slala ha cercato di pianificare la realizzazione di una struttura interportuale nell'alessandrino, ma col tempo questo progetto è stato definitivamente abbandonato. Tanto che negli ultimi anni diversi partner, tra cui la Regione Piemonte, la Regione Liguria e la camera di Commercio di Genova, si sono sfilati dalla compagine azionaria tagliando i finanziamenti dovuti. Attualmente, fra gli enti fondatori di Slala figurano l'Autorità Portuale di Savona, le Camere di Commercio di Alessandria e di Savona, il Comune di Alessandria, quello di Novi Ligure, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e la Provincia di Alessandria.
Già nell'aprile del 2013, l'assemblea della fondazione, allora guidata da Alessandro Repetto in qualità di ultimo presidente della Provincia di Genova, aveva messo all'ordine del giorno la "proposta di scioglimento e messa in liquidazione" di Slala. Nel verbale di assemblea vengono evidenziate "le recenti divisioni tra gli enti fondatori di Slala in merito alla realizzazione del Terzo Valico, che rappresentano un indice fortissimo dello svuotamento di obiettivi della Fondazione e di impossibilità di questa di proseguire la propria attività". Il verbale prosegue poi aggiungendo: "Il Comitato all'unanimità concorda sull'opportunità di valutare l'ipotesi della messa in liquidazione della Fondazione, e conferisce allo scopo ogni più ampio mandato, nessuno escluso od eccettuato, al Presidente e al Direttore per avviare i contatti con la Prefettura di Alessandria".
Vani i tentativi di mettersi in contatto con Slala, i telefoni della fondazione (segreteria, direttore e presidente) suonano a vuoto. Nei costi di gestione preventivati per il 2013 dalla fondazione (per un totale di 189.739 euro) spiccano alla voce 'Costo personale a struttura' poco meno di 83.500 euro, altri 28.600 euro fanno riferimento a 'Servizi amministrativi per il personale' e 10.200 per 'Canoni, affitti e costi per nuova sede'. Il rendiconto della Fondazione dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 evidenziava un disavanzo di 121.423,47 euro.
Nicola Capuzzo
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