Dopo dieci giorni di sciopero con picchetti davanti alla Città del Libro di Stradella, ossia la piattaforma logistica pavese dedicata all’editoria libraria, il sindacato di base SiCobas ha firmato un accordo con Ceva Logistics, C&M Book Logistics e il consorzio GSL (comprese le consociate) che pone fine alla protesta. Secondo le dichiarazioni del sindacato, “l’accordo recepisce in toto le richieste dei lavoratori”.
I punti evidenziati dal SiCobas sono la garanzia del rientro nel magazzino principale per i lavoratori che sono stati spostati nel sito Mondadori, nessun licenziamento a causa dell’introduzione di nuovi macchinari, il pagamento dal 1° giugno di un ticket mensa di 5,29 euro, l’apertura di un confronto per riconoscere integralmente la malattia. Durante lo sciopero, che ha causato notevoli ritardi nella distribuzione nazionale di libri, c’è stata una carica della Polizia al picchetto, mentre Ceva Logistics ha diffuso un comunicato che nega l’intenzione di attuare alcun licenziamento.
Dopo la firma dell'accordo Ceva Logistica ha diffuso un comunicato in cui afferma: "Ceva Logistics, come parte della joint venture C&M Books Logistics che gestisce La Città del Libro di Stradella, ha partecipato oggi ad un incontro con il Sindacato Intercategoriale S.I. COBAS per la risoluzione della manifestazione in corso da 10 giorni presso lo stabilimento di Stradella da parte di alcuni lavoratori iscritti al suddetto sindacato. Un accordo tra le parti è stato raggiunto, nonostante l'azienda non condivida i metodi scelti e non riconosca come legittime le modalità utilizzate per raggiungere una soluzione. Tuttavia, importanti imprese di tutto il Paese dipendono dal servizio fornito dal sito e migliaia di lettori, autori e librai sono in attesa della consegna dei loro libri. Ma soprattutto da giorni viene impedito a molti lavoratori di svolgere il proprio lavoro: per queste ragioni, l’azienda ha valutato di concludere l’accordo. Ribadiamo il nostro impegno a garantire il diritto di sciopero, ma vogliamo anche ricordare come nei giorni scorsi sia stato negato ai lavoratori il diritto – altrettanto importante - di svolgere il proprio lavoro. Vogliamo infine sottolineare come l'unico confronto in grado di portare ad un rapporto costruttivo tra le parti è quello basato su un dialogo rispettoso e trasparente, che confidiamo si possa realizzare al più presto, anche con l'auspicato supporto delle istituzioni".