Nei mesi scorsi, i sindacati di base avevano raggiunto accordi a livello di singolo magazzino, i cui contenuti rientrano ora in tre accordi, validi sull'intero territorio nazionale, raggiunti con TNT (ora del Gruppo Fedex), GLS e BRT. SDA (Poste Italiane) ha invece firmato una dichiarazione d'intenti in cui s'impegna ad applicare le stesse condizioni degli altri accordi. In una nota, Si Cobas afferma che "si tratta di un evento politico del tutto nuovo nello scenario del sindacalismo di base, in quanto non era mai successo che le grandi aziende, alcune delle quali anche multinazionali, fossero costrette dalla pressione delle lotte a sedersi attorno ad un tavolo con organizzazioni sindacali di base per condividere accordi che definiscono linee guida di valenza nazionale attorno alle quali i vari fornitori dovranno adeguarsi". Finora, infatti, le aziende avevano firmato accordi di natura nazionale solo con i tre sindacati confederali.
I tre accordi modificano il CCNL Trasporto Merci Logistica firmato da Cgil, Cisl e Uil, e stabiliscono contrattuali e retributive che tutti gli appaltatori di TNT, GLS e BRT dovranno rispettare nei magazzini della logistica. Un punto ritenuto importante dai sindacati quello che garantisce a tutti i lavoratori di un magazzino il mantenimento delle condizioni precedenti nel caso di cambio d'appalto, conservando anche l'anzianità di magazzino.
L'inquadramento professionale non è stabilito solamente sull'attività svolta dal lavoratore, ma anche con un automatismo basato sull'anzianità di lavoro. "In particolare viene stabilito che il passaggio dal 6°J al 6°S avverrà dopo 9 mesi (nel CCNL era previsto il passaggio dopo 30 mesi) dal 6° S al 5° dopo altri 9 mesi, (nel CCNL non è previsto alcun automatismo dal 6° al 5°) e da quest'ultimo al 4°J dopo 6 anni di anzianità di magazzino (nel CCNL non è previsto alcun passaggio automatico)", precisa il Si Cobas.
Il contratto garantisce che il pagamento di tredicesima, quattordicesima, ferie, Rol, ex festività e Tfr avverranno in misura integrale e sempre sulla base del divisore mensile di 168 ore. I lavoratori avranno un buono pasto di 5,29 euro nel caso di prestazioni giornaliere superiori a quattro ore. Nel caso d'infortunio, il lavoratore otterrà l'integrazione al 100% della contribuzione fin dal primo giorno, mentre per la malattia ci sarà un'integrazione al 100% per quattro eventi l'anno, per un massimo di sette giorni a evento. Il testo prevede polizze assicurative per infortunio o malattie professionali invalidanti oltre al valore riconosciuto dall'Inail.
Altri punti dell'accordo riguardano la figura del socio lavoratore, i diritti e le relazioni sindacali (ora garantite alle sigle che hanno firmato l'accordo). I tre accordi scadranno il 31 marzo 2018, con validità confermata fino al successivo rinnovo. Ogni sei mesi le parti s'incontreranno per verificare l'applicazione dell'intesa.
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