Come stanno cambiando le professioni della filiera logistica in questo periodo di forte evoluzione, spinta dall’automazione ma anche dalle conseguenze della pandemia di Covid-19? Ha cercato una risposta la seconda edizione della ricerca Star Matrix – Logistics Sector, svolta da Gi Group, in collaborazione con Odm Consulting e con il supporto di Assologistica e Damiano Frosi, direttore dell’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet del Politecnico di Milano.
Il risultato più interessante è che in un periodo tra tre e cinque anni nella logistica 3PL e nella distribuzione il 39% dei 101 ruoli analizzati diventeranno più importanti, a fronte di una stabilità del 55% e di un declino del 6%. Le mansioni che cresceranno maggiormente sono quelle connesse alla Communication (100%), Digital & Automation (79%), Customer Care (75%), seguiti dai ruoli connessi alle funzioni Operations, Process Engineering & Planning (69%) e Distribution & Home Delivery (69%).
La ricerca ha considerato anche la logistica aeroportuale, analizzando 106 ruoli, dei quali il 23% diventeranno più importanti, il 70% resterà stabile e il 7% declinerà. In questo caso, quindi, emerge un panorama di maggiore stabilità. Questa trasformazione, secondo gli analisti di Gi Group, è guidata dalle richieste del mercato, dall’innovazione tecnologica e dalla ricerca di efficienza di processo e di flessibilità operativa.
In concreto, i fattori che stanno incidendo maggiormente sulle professioni e sulle competenze sono la digitalizzazione – soprattutto nei magazzini e nel trasporto – e l'automazione nello stoccaggio. “Il limite principale per la transizione digitale del settore è dato oggi più dalla carenza di competenze specifiche che dalla mancanza di soluzioni tecnologiche o dalla capacità di investimento da parte delle aziende: la rivoluzione 4.0 si rivela essere legata alla capacità di governare le risorse umane prima ancora che le tecnologie”, spiega Michele Savani, Division Manager Logistics Sector di Gi Group.
Savani aggiunge che “sotto il profilo della ricerca di flessibilità operativa le funzioni Operations e Human Resources stanno ricercando soluzioni che consentano di dotare le proprie organizzazioni delle competenze necessarie per competere sul mercato e di renderle sempre più elastiche, in grado ovvero di adattarsi rapidamente alle mutazioni del mercato tramite soluzioni di flessibilità sostenibile (Flexsecurity)”.
Il direttore dell’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet, Damiano Frosi, sottolinea che “per rispondere alle sfide del contesto attuale e futuro, è richiesto un grande lavoro sui ruoli e sulle competenze in modo diffuso all’interno dei fornitori di servizi logistici e nelle funzioni di logistica delle aziende committenti. Ciò significa non solo inserire nuove figure professionali, ma in primis comprendere le evoluzioni dei diversi ruoli, ri-definire le organizzazioni logistiche in funzione di quanto emerso, rafforzare le competenze all’interno delle diverse aree funzionali”.
Per questo motivo, aggiunge Frosi, “in un settore in forte evoluzione non è sufficiente focalizzarsi sulle tecnologie per rispondere alle sfide del mercato; la necessità di mettere a terra l’innovazione e di adattarsi a molteplici contesti applicativi porta a investire sulle persone e sullo sviluppo delle competenze. Il connubio tra tecnologia, organizzazione e sviluppo delle persone è, a nostro avviso, la base della logistica di domani”.
Rossella Ricco, responsabile Area Studi e Ricerche Odm Consulting approfondisce l’evoluzione delle varie mansioni, partendo dalla considerazione che nella logistica sta aumentando l’attenzione alla sostenibilità in ottica ambientale, sociale ed economica e un peso sempre maggiore della comunicazione. “Il primo aspetto si traduce in un impegno per ridurre gli impatti sull'ambiente - tenendo in considerazione spazi, strumenti, servizi, fonti di energia - e in una rinnovata sensibilità verso etica e normativa: coerentemente, lo studio prospetta un trend di crescita delle figure di Environmental & Sustainability Manager (Responsabile Ambiente e Sostenibilità, ndr) e del Responsabile Sicurezza. Parallelamente, cresce l'importanza del ruolo del Communication Manager: la comunicazione sia interna sia verso l'esterno è considerata strategica, un fattore di successo per l’immagine del marchio, l’acquisizione di talenti, il reclutamento e la conservazione”.
Per Jean Francois Daher, segretario generale di Assologistica “il settore logistico è chiamato a dare un contributo fondamentale nel supportare la ripresa del nostro Paese. Ma tutto ciò richiede un cambio di passo relativamente a formazione, competenza e digitalizzazione. Ci auguriamo che l’analisi possa svolgere una funzione importante anche in chiave politica, richiamando l’attenzione delle istituzioni, affinché si prenda atto della complessità del nostro settore, nonché della strategicità economico-sociale che riveste e si agisca di conseguenza: le nostre imprese non possono e non devono essere lasciate da sole”.