Lo sviluppatore immobiliare specializzato nella logistica VGP è recentemente entrato nel mercato italiano (l’esordio è avvenuto nel 2018) e ancora oggi è in fase di espansione, con un portfolio attuale di oltre 800mila metri quadrati di terreni (di proprietà o già assegnati) in tutto il Paese per il quale l’azienda ha in programma di sviluppare i prossimi immobili da qui al 2024.
Nell’ambito di questo ampliamento, la filiale italiana sta attuando un programma di assunzioni, come spiega in un’intervista a TrasportoEuropa il Country Manager Agostino Emanuele: “In più di due anni il team è cresciuto costantemente e oggi annovera undici professionisti che, con le loro competenze, contribuiscono all’espansione di VGP nel nostro Paese: una squadra coesa, professionale, carica di spirito di gruppo e senso di appartenenza. Il nostro obiettivo ampliare il team locale, ricercando in particolare profili legati all'edilizia sostenibile e alle energie rinnovabili”.
L’attività di sviluppo della società segue un percorso ben definito: “Partiamo dalla ricerca e acquisizione delle aree dove intendiamo insediare una piattaforma logistica, con una precisa strategia che consiste nell'assicurarsi posizioni privilegiate. In pratica, cerchiamo aree con precise caratteristiche, come la vicinanza a uno svincolo autostradale e possibilmente con fronte sull’autostrada stessa in una zona prossima a città con almeno 150mila abitanti adeguatamente servita”.
Dopo l’acquisizione della superficie, VGP si occupa di tutte le pratiche urbanistiche necessarie all’edificazione, i cui lavori sono affidati a terzi tramite gara. L’ultimo passo è riempire gli spazi: “Lo facciamo esclusivamente tramite affitto, perché la nostra politica è mantenere la proprietà degli immobili. Abbiamo avuto la fortuna di assicurarci posizioni privilegiate prima dell’esplosione della pandemia di Covid-19, quindi possiamo proseguire con tranquillità la nostra crescita in Italia”. I prossimi sviluppi sono previsti a Padova e a Sordio, in provincia di Lodi, ma la società intende espandere la sua presenza anche al centro-sud: “Entro la fine di quest’anno vogliamo arrivare a Napoli”, precisa Emanuele.
Abbiamo chiesto al dirigente di VGP Italy di illustrare le tendenze che vede nella logistica immobiliare dal suo osservatorio di Segrate, in provincia di Milano, dove ha sede la società: “Come è noto, durante la pandemia c’è stata un’impennata del commercio elettronico in Italia e ciò ha portato a una domanda di spazi dedicati a quest'attività non solo da parte dei tradizionali operatori del settore, come società di logistica e di e-commerce, ma anche degli stessi produttori di alcuni beni. Nello stesso tempo, si cercano immobili più vicini alle città per la distribuzione nell’ultimo miglio e in questo caso la domanda si focalizza sulle superfici da 5mila a 50mila metri quadrati”.
Ma non è solo la pandemia a trasformare il settore della logistica immobiliare, perché alcune tendenze erano in atto già prima: “Per esempio notiamo un accentramento delle piattaforme; una volta uno stesso cliente apriva più depositi, oggi tende a confluire i traffici in un unico impianto o poche strutture”. Un’altra importante tendenza è la sostenibilità ambientale: “In questo ambito VGP è una società molto attiva e pone particolare attenzione su questo tema fin dalla progettazione degli immobili, al fine di ottenere la valutazione very good in conformità con il Building Research Establishment Enviromental Assessment Method (Breeam)”.
Sostenibilità ambientale significa anche ridurre il consumo di suolo e VGP sta già operando anche su questo versante: “L’acquisto di aree dismesse (brownfield) con la demolizione degli edifici esistenti e la costruzione nuovi fa già parte della nostra politica di sviluppo. Per esempio, abbiamo acquisito un’area dismessa a Padova, prima utilizzata per attività logistiche con edifici inadeguati. Abbiamo bonificato l’area e costruito nuovi edifici, circondandoli con 20mila metri quadrati di verde. In questo caso si ottengono diversi vantaggi, ossia la riqualificazione urbana, il risparmio di suolo e la semplificazione delle procedure per ottenere autorizzazioni a costruire”. VGP s’impegna anche a ridurre l’impatto visivo delle piattaforme: “A tal fine, non usiamo per le pareti calcestruzzo, bensì pannelli sandwich”, conclude Emanuele.