I sindacati di base SiCobas e AdlCobas hanno confermato lo sciopero nazionale del trasporto e della logistica di venerdì 23 ottobre 2020, proclamato nell’ambito del rinnovo del contratto nazionale del Trasporto Merce, Logistica e Spedizioni. Ricordiamo che queste due sigle non partecipano alla trattativa che è ripresa dopo la sospensione causata dalla clausura Covid e dalle ferie estive tra i tre sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e una ventina di sigle che rappresentano le imprese dell’intero comparto.
L’elenco delle rivendicazioni dei due sindacati di base è articolato e comprende sia aspetti economici che produttivi, comprese misure relative alla pandemia. Al primo punto c’è la partecipazione dei Cobas alla trattativa per il rinnovo. Per gli autisti, le sigle chiedono la clausola di salvaguardia, la trasformazione del “tempo d’impiego” in “tempo di lavoro” eliminare la discontinuità e limitare il lavoro del conducente al suo effettivo compito.
Nelle piattaforme logistiche, i sindacati di base chiedono il superamento definitivo della figura del socio lavoratore nelle cooperative e l’estensione dei miglioramenti ottenuti in alcune contrattazioni aziendali a tutto il comparto. Ci sono anche specifiche rivendicazioni economiche, tra cui spicca la progressiva riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e l’aumento della maggiorazione per il lavoro notturno, l’aumento degli scatti d’anzianità e l'indennità di vacanza contrattuale.
I sindacati chiedono anche il ripristino dell’articolo 18 e l’aumento degli ammortizzatori sociali in caso di riduzione o assenza dal lavoro. Inoltre, chiedono una maggiore salvaguardia della salute e l’istituzione di un’assicurazione che garantisce al lavoratore non più idoneo per la mansione di facchino di ottenere un reddito “dignitoso”.