Le cronache della logistica sono sempre più affollate d’indagini della Guardia di Finanza sulle frodi fiscali, che si concentrano soprattutto nella falsa fatturazione per ottenere illeciti crdditi dell’Iva. Un fenomeno che si potrebbe prevenire con una modifica alla normativa, ossia applicando anche ai contratti di logistica il reverse charge. Questo meccanismo premette alle imprese di versare direttamente all’Earario l’Iva delle fatture dei propri fornitori. Un sistema applicato in altri comparti e che Confetra chiede di attivare anche per la logistica. Lo ha fatto con una lettera alla Presidente del Consiglio, invitandola a intervenire in tal senso presso la Commissione Europea.
“Arrivati a questo punto solo una forte iniziativa politica da parte del Presidente Meloni può indurre l’Unione Europea a concedere la deroga al regime ordinario dell’Iva garantendo allo stesso tempo allo Stato un gettito certo di oltre 300 milioni di euro”, afferma il presidente di Confetra, Carlo De Ruvo. “Le nostre imprese sono pronte a fare la loro parte smentendo la corrente mediatica che le taccia di irregolarità fiscale, ma perché ciò avvenga è necessario un intervento normativo efficace che consenta loro di prevenire, attraverso il meccanismo del reverse charge Iva, i comportamenti fraudolenti”.