Nei giorni scorsi, la Corte Costituzionale ha stabilito che l'Autorità per la Regolazione dei Trasporti è legittima, precisando però che devono pagare il contributo annuale per il suo mantenimento "solo coloro che svolgono attività nei confronti delle quali l'ART ha concretamente esercitato le proprie funzioni regolatorie istituzionali". In un'altra occasione, il Consiglio di Stato ha deliberato che "non sembra allo stato ravvisarsi (verso le imprese ricorrenti: spedizionieri, courier, terminalisti, compagnie armatoriali, ndr) che operano in un mercato libero o sottoposto alla regolazione di altre Autorità" l'obbligo del pagamento.
In tale situazione, alcune associazioni aderenti a Confetra – ossia Fedespedi, Assiterminal, Assologistica, Assoferr, Federagenti e Fedit – oltre che la stessa confederazione chiedono al Governo di "disciplinare con maggior chiarezza il ruolo, le competenze e le pretese contributive dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti", così da chiarire definitivamente chi deve pagare il contributo annuale, che l'Autorità ora impone a una vasta platea di operatori.
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