A un anno di distanza dall'acquisizione del 50%, Fratelli Cosulich è stato costretto a presentare domanda di fallimento per la società bresciana Tecnoservice attiva nei servizi di spedizioni, autotrasporto e logistica di prodotti siderurgici, che in passato ha movimentato fino a duecento camion al giorno. Ora, il presidente (senza deleghe operative) Lorenzo Momigliano ha depositato in Tribunale il ricorso per la dichiarazione di fallimento in proprio e una conferma è arrivata direttamente dalla Fratelli Cosulich.
Azienda e sindacati sono al lavoro per trovare la soluzione meno dolorosa per i 94 lavoratori ma la parola passerà ora al curatore fallimentare e al giudice delegato. Tra le ipotesi al vaglio ci sono il licenziamento collettivo degli addetti o la domanda per il fondo integrazione salariale previsto dal Jobs Act poiché è escluso l'accesso alla cassa integrazione.
Il 2 maggio del 2018 la Fratelli Cosulich aveva firmato l'atto per rilevare da Alberto e Claudio Provezza il 50% del capitale della società per complessivi 2,35 milioni di euro pagati in tre rate nei mesi di maggio, ottobre e dicembre dell'anno appena trascorso. Tecnoservice nel 2017 fatturava 28 milioni di euro (26,1 milioni nel 2016), mentre il risultato netto era positivo per poco meno di 100mila euro (79mila euro un anno prima). Al momento non è stato reso noto il motivo per cui la società nel giro di un anno sia arrivata alla condizione di dover alzare bandiera bianca.
Per il gruppo genovese - che da anni svolge attività di agenzia e di trasporto di prodotti ferrosi con clienti del calibro di Metinvest, Duferco e Novex - la nascita di questa joint venture avrebbe dovuto rappresentare "un'importante opportunità per sviluppare ulteriormente l'attività di logistica, terminalistica e trasporto multimodale di prodotti siderurgici, contenitori e project cargo".
Tra gli obiettivi dichiarati dell'operazione c'era quello di espandere il raggio d'azione dell'azienda bresciana, finora limitato all'Italia, anche ai mercati esteri. Uno sviluppo che, secondo i piani dei soci, avrebbe dovuto portare la joint venture a un volume d'affari complessivo di 50 milioni già nel 2018.
Nicola Capuzzo
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!