I pallet in legno hanno sempre avuto un enorme vantaggio rispetto a quelli in plastica per il loro costo nettamente più basso e per la maggiore facilità costruttiva. Ma questi ultimi possono conquistare quote di mercato, come mostra una ricerca di Grand View Research. Secondo lo studio, diffuso a marzo 2021, nel 2028 il mercato delle pedane in plastica potrebbe raggiungere un fatturato globale di 10,4 miliardi di dollari, con una crescita media annuale del 5,6%. Una crescita alimentato dalla richiesta di prodotti robusti, privi di contaminazione e dalla lunga durata e quindi dal basso costo per viaggio.
Questi pallet possono essere realizzati con plastiche vergini o riciclate. I primi offrono prestazioni superiori, ma i secondi costano meno e offrono maggiore sostenibilità ambientale, godendo di un maggiore favore. Il rapporto precisa che il 68,2% del fatturato è prodotto da pedane in polietilene ad alta densità (Hdpe). Entro il 2028 aumenterà la quota dei pallet in plastica nestabili, ossia che si possono annidare uno nell’altro, riducendo lo spazio occupato quando viaggiano vuoti.
I settori che usano in prevalenza i pallet in plastica sono quelli alimentare e delle bevande, che rappresentano il 23,2% del fatturato del comparto. Sono usati anche dagli agricoltori per trasportare prodotti freschi e l’espansione delle vendite di alimenti confezionati potrà aumentare la penetrazione dei pallet in plastica in questo comparto. Un altra causa della crescita è la possibilità di pulirli con un getto ad alta pressione e la manutenzione ridotta rispetto ai pallet in legno. L’aera che usa maggiormente queste pedane è l’Asia Pacifico, che da sola produce il 32,3% del fatturato totale.
Sul costo maggiore del pallet in plastica rispetto a quello in legno, il rapporto afferma che le nuove tecnologie - come la possibilità d'incorporare tag Rfid attivi o equipaggiamenti per il Bluetooth o l'interfaccia Internet of Things - potrà favorire lo sviluppo della plastica in un’ottica di progressiva digitalizzazione del trasporto.