Nel panorama economico italiano, il settore della logistica si conferma come un asse portante del mercato del lavoro. Ad aprile 2025, il comparto del trasporto, magazzinaggio e logistica si distingue per un’elevata dinamica sul fronte occupazionale, con oltre 52mila nuove assunzioni previste, secondo la rilevazione mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Tuttavia, accanto a queste cifre incoraggianti, permane un problema strutturale che mina la piena operatività delle imprese: la difficoltà nel reperire personale qualificato.
La ricerca stima in 52.850 gli ingressi complessivi nel solo mese di aprile. Di questi, 13.130 riguardano attività legate agli acquisti e alla movimentazione interna delle merci, mentre 39.720 sono relativi a trasporti e distribuzione. Ma è elevato anche il tasso di difficoltà di reperimento di queste professioni. Per le attività interne di movimentazione merci, si attesta al 43,7%, mentre per i trasporti e la distribuzione sale al 50,5%. In pratica, più della metà delle posizioni aperte in quest’ultimo segmento rischia di rimanere vacante per mancanza di candidati con le competenze richieste o per la difficoltà a trovare personale disponibile a svolgere determinati ruoli, spesso considerati faticosi o poco attrattivi.
Una delle contromisure adottate dalle imprese è l’aumento del ricorso a manodopera straniera. Ad aprile, la ricerca stima che il 25,1% delle nuove assunzioni nel comparto dei servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio sarà coperto da lavoratori immigrati. Un dato che sale al 34,2% se si considerano i servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, confermando come la forza lavoro immigrata rappresenti una risorsa imprescindibile per la tenuta del settore.