Il 2 ottobre 2024 è arrivata la decisione definitiva di Deutsche Bahn sulla vendita di DB Schenker: il Consiglio di sorveglianza ha confermato la scelta del Consiglio d’amministrazione di cedere il ramo logistico alla danese Dsv invece che al consorzio guidato da Cvc Capital Partners. La decisione del Consiglio di sorveglianza non era data per scontata perché dei suoi venti componenti, dieci sono espressione dei lavoratori e i due sindacati (Ver.di ed Evg) si sono espressi in modo chiaro contro la vendita a Dsv, temendo ripercussioni negative sull’occupazione.
In una nota diffusa alle 14.00 del 2 ottobre, Deutsche Bahn annuncia il voto favorevole del Consiglio di sorveglianza, definendolo “un traguardo importante”. La società precisa anche nella stessa giornata il Governo federale ha concesso l’approvazione, richiesta dal Codice di Bilancio Federale. La vendita dovrebbe essere completata nel corso del 2025, una volta ottenute tutte le approvazioni normative.
DB Schenker sarà interamente venduta a Dsv per un valore stabilito in 14,3 miliardi di euro che, comprendendo anche gli interessi attivi previsti fino alla chiusura, sale a 14,8 miliardi di euro. Deutsche Bahn userà questa somma per “concentrarsi completamente sulla ristrutturazione dell'infrastruttura ferroviaria in Germania e sulla fornitura di operazioni di trasporto passeggeri e merci rispettose del clima in Germania e in Europa”, ha dichiarato Werner Gatzer, presidente del Consiglio di sorveglianza di DB.
Il Ceo di Deutsche Bahn, Richard Lutz, ha aggiunto che “abbiamo fissato obiettivi chiari per modernizzare strutturalmente Deutsche Bahn nelle aree di infrastruttura, operazioni e redditività e concentrarci sul core business. Il ricavato della vendita ridurrà significativamente il debito di DB e quindi darà un importante contributo alla stabilità finanziaria del Gruppo DB. Allo stesso tempo, DB Schenker acquisirà un forte proprietario strategico in Dsv".
Alla riunione del Consiglio di sorveglianza di Deutsche Bahn ha partecipato anche Martin Burkert, che è il presidente del sindacato Evg. Dopo la riunione, egli ha espresso il suo disappunto sulla decisione, dichiarando che è “un grave errore strategico”, perché “per generare entrate a breve termine, bisogna rinunciare a entrate a lungo termine”. Burkert ha anche ribadito i timori su “massicci tagli di posti di lavoro” dopo i due anni di garanzia annunciati da Dsv.