La cessione di DB Schenker può ritenersi formalmente iniziata il 19 dicembre 2023 con un annuncio pubblicato sul Wall Street Journal da Deutsche Bahn. La compagnia ferroviaria comunica che i candidati possono avanzare le offerte per la sua divisione logistica, che presenta come una delle prime quattro al mondo. La procedura sarà “aperta e non discriminatoria” agli investitori finanziari o industriali, però il Gruppo tedesco non precisa se la cessione sarà totale o parziale. Probabilmente ciò dipenderà dall’entità delle offerte che riceverà.
Infatti, la nota aggiunge che la principale condizione della vendita è che deve essere “economicamente vantaggiosa sotto ogni aspetto” per Deutsche Bahn. Le valutazioni dell’intera DB Schenker oscillano tra 15 e 20 miliardi di euro. Deutsche Bahn precisa anche che l’intero ricavato resterà all’interno del Gruppo, probabilmente per ridurne l’indebitamento o per finanziare il programma di potenziamento della rete denominato Strong Rail.
Visto il valore della transazione, anche se riguarderà solo una parte di DB Schenker si parla di enormi somme, che selezioneranno i candidati a grandi fondi o multinazionali del settore. Nei mesi scorsi sono apparsi diversi nomi tra i possibili interessati, dai concorrenti Dsv, Dhl e Ups alle compagnie marittime container Maersk e Msc, fino ai terminalisti arabi DP World e Abu Dhabi Ports, ma pure colossi finanziari come Advent e Bain, Carlyle e Cvc. Insomma la stagione della caccia sembra aperta.
C’è però un convitato di pietra: il sindacato tedesco, che deve tutelare i 15mila dipendenti che DB Schenker ha in Germania, su un totale di 77mila addetti. Le sigle sindacali fanno parte del Consiglio di Sorveglianza di Deutsche Bahn e quindi hanno voce nel capitolo della cessione di DB Schenker e sicuramente porranno come condizione per il loro assenso la preservazione di tutti i posti di lavoro.