Una nuova inchiesta giudiziaria scuote il mondo delle spedizioni di Genova, dopo quella che ha coinvolto la Weltra Trasporti Internazionali per mancati controlli sanitari a merci importate. La nuova indagine è stata svolta dalla Polizia Stradale e dall’Agenzia delle Dogane del capoluogo ligure su una frode fiscale che ha causato l’evasione di diversi milioni di euro d’Iva e dazi doganali. L’organizzazione importava merci tramite il terminal container di Genova Pra’ in esenzione d’imposta, perché dichiarava, tramite falsi documenti, che dovevano proseguire verso due imprese con sede in Bulgaria.
In questo modo le merci passavano la Dogana, ma invece di viaggiare verso le destinazioni bulgare – che durante l'indagine si sono rivelate scatole vuote – venivano messe in commercio in Italia e in altri Paesi comunitari, usando sempre documenti falsi. Un altro sistema per evitare i dazi era alterare la documentazione della merce dichiarando un valore inferiore a quello reale. In questo modo non si evadeva completamente l’imposta, he però veniva notevolmente ridotta.
L’indagine è durata dodici mesi, con pedinamenti, controllo tramite telecamere e Gps e intercettazioni telefoniche. Al termine gli agenti hanno arrestato dieci persone per contestando a vario titolo i reati di associazione per delinquere, falso in atto pubblico, contrabbando ed evasione dell’Iva all’importazione, tutti reati aggravati dalla trans-nazionalità. Gli inquirenti non hanno fornito i nomi degli indagati e delle imprese coinvolte.