La dismissione della logistica Versalis di Gela mobilita quattro consorzi di autotrasportatori della città siciliana, che lavorano per la società del Gruppo Eni e rischiano di far chiudere le 111 aziende aderenti: Autotrasportatori del Golfo, Gela Trans, Rinascita, Sela. I rappresentanti di queste quattro realtà consortili chiedono un incontro in Prefettura con il rappresentante del Governo e della società petrolchimica. È il secondo colpo subito dagli autotrasportatori di Gela, dopo la dismissione dell'impianto Polietilene della Raffineria Gela, trasferendo la produzione di ribene nell'impianto Eni di Ragusa. Considerando l'indotto dell'autotrasporto, ben 1350 famiglie gelesi restano di restare senza reddito.
Gli autotrasportatori gelesi hanno annunciato lo stato di agitazione e minacciano di ricorrere al fermo. Versalis chiude il deposito ferroviario Terminal-Italia, che gestisce il trasporto combinato strada-rotaia connesso alla produzione di Gela, Bicocca. Secondo fonti di stampa locali, questa decisione deriva da diversi eventi: il trasferimento dell'impianto Polietilene e dell'attività di raffinazione, ma anche il crollo di un ponte lungo la ferrovia che collega Gela con Caltagirone, avvenuto ben sette anni fa e mai riparato.
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