Intorno alle 10.15 della mattina di lunedì 9 dicembre è avvenuta una forte esplosione nella zona di carico delle autocisterne del deposito Eni di Calenzano, alle porte di Firenze. Poi è scaturito un incendio che ha causato una densa nube nera, mentre una quindicina di edifici industriali nei dintorni sono stati evacuati per sicurezza. Nel pomeriggio del giorno stesso il bilancio delle vittime mostra due morti, nove feriti (di cui due molto gravi) e tre dispersi.
La Procura di Firenze ha aperto un’indagine contro ignoti per appurare eventuali responsabilità penali. Le cause dell’incidente non sono note, si sa solo che mentre è avvenuto c’erano diverse autocisterne ferme agli stalli di carico del carburante. Dalle prime informazioni emerge che i morti erano proprio nell’area delle pensiline, anche se non si sa se fossero autisti od operai dell’impianto. Una prima ipotesi parla di una perdita di carburante durante il carico in una delle autocisterne. Il deposito di Calenzano serve carburanti in parte dell’Italia centrale, ed è rifornito tramite oleodotto dalla raffineria Eni di Livorno.