Il 19 giugno 2019, il Comitato di sorveglianza ha discusso la relazione del commissario giudiziale di Artoni Group, Franco Maurizio Lagro, sulle cause che hanno portato il corriere emiliano all'insolvenza e quindi alla bancarotta. Un aspetto importante della relazione è verificare se prima del fallimento ci sono stati esborsi che potrebbero essere revocati e destinati ai creditori. Secondo il giornale Reggionline, il commissario avrebbe inviato a ottobre la sua relazione alla Procura di Reggio Emilia per farle valutare se ci siano le condizioni per avviare un'indagine. Un elemento che potrebbe aver spinto il commissario a questo passo è un passaggio della ricostruzione dei flussi di denaro del Gruppo svolta nel 2017 dall'allora commissario Sergio Baretta, che evidenziava in pagamento di 74 milioni da Artoni Trasporti a due società del Gruppo, tra cui 24 milioni a Artoni Group e 54 milioni alla società informatica Alemea Technology. Inoltre, sei settimane prima del fallimento, Artoni Trasporti aveva restituito trenta milioni di euro ad alcuni istituti bancari che avevano concesso prestiti all'azienda. Un'azione che ha drasticamente ridotto a 18 milioni il credito vantato dalla banche (che sono comunque creditori privilegiati), mentre gran parte degli attuali creditori sono i fornitori del Gruppo, soprattutto di movimentazione interna e autotrasporto.
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