La prevista ristrutturazione della rete italiana di FedEx è iniziata ed è stata annunciata il 29 marzo 2021 dalla multinazionale statunitense. Prevista, perché rientra in un piano più ampio, attuato a livello europeo, sorto dall’integrazione di Tnt. I tre elementi principali che appaiono dalla nota odierna di FedEx sono l’interruzione delle attività di smistamento a Piacenza, l’assunzione di ottocento persone in alcune piattaforme italiane e la realizzazione di un impianto in provincia di Novara. Il ridimensionamento di Piacenza ha scatenato nelle scorse settimane l'opposizione del sindacato di base SiCobas, che ha attuato un lungo sciopero prima di giungere a un accordo. Sul sito, FedEx spiega che Piacenza “non svolge più un ruolo centrale nelle attività distributive: le attività di smistamento pacchi svolte presso questa struttura cessano dunque dalla data odierna (29 marzo, ndr), a seguito della chiusura del contratto di appalto sul sito. La cessazione dell’attività non avrà ricadute occupazionali sul personale dell’azienda. FedEx sta inoltre dialogando con l’appaltatore per comprendere gli impatti occupazionali sui suoi dipendenti e le misure volte a ridurre o mitigarli”.
Per il resto della rete, FedEx annuncia ottocento assunzioni negli hub nazionali di Padova (dove le attività di reclutamento sono già iniziate), Ancona, Bari, Bologna, Fiano Romano, Firenze e Napoli Teverola. Si tratterebbe, secondo quanto traspare dal comunicato, di affidare il lavoro dei magazzini a personale assunto direttamente da FedEx invece di quello attuale, impiegato da sub-appaltatori. La società annuncia anche la realizzazione di un impianto nella provincia di Novara, che dovrebbe essere operativo nella seconda metà del 2022. “Questo nuovo sito consentirà l’ampliamento della capacità e dell’efficienza del network in tutto il Paese, per soddisfare le esigenze di un mercato in rapida crescita trainato da e-commerce ed evoluzione digitale”, precisa nella nota.