Il 24 febbraio 2021 Fercam ha annunciato l'apertura di una filiale nella città svedese di Helsingborg, che ha la caratteristica di essere la prima ad essere stata creata interamente da remoto. Sorge nella parte meridionale della Svezia, vicino al confine con la Danimarca, al secondo porto svedese e a numerosi insediamenti industriali."Tali fattori sono stati determinanti per la decisione", racconta Hansjörg Faller, direttore della Divisione Freight Management International di Fercam, che aggiunge: "il Coronavirus ha fatto sì che tecnologia e strumenti di comunicazione innovativi diventassero il mezzo di trasporto più importante per la costituzione di questa nuova filiale".
Fin dalla ricerca dell’immobile, ogni passo è stato compiuto online, fino alla costituzione della società. Ciò è avvenuto grazie all’elevato grado di digitalizzazione del Paese scandinavo. La causa è stata ovviamente la pandemia di Covid-19, che ha imposto il confinamento e ha cancellato i voli da e per la Svezia. Così, la preparazione e gli incontri con commercialisti e banche sono avvenuti tramite videoconferenza e da remoto si sono tenute tutte le riunioni e sottoscrizioni necessarie, dai colloqui di selezione, alla ricerca di un immobile idoneo, fino alla redazione di tutti i contratti per la fondazione di una nuova realtà aziendale.
La filiale Helsingborg fornirà una gamma completa di servizi di trasporto e logistica, compresi i trasporti intermodali de e per il resto dell’Europa. L’attività inizierà il primo marzo. "Abbiamo avuto la fortuna di trovare collaboratori giovani e molto motivati, con esperienza rilevante e tutti provenienti dal settore, con familiarità quindi sia con il mercato svedese che con quello dell'Europa meridionale", conclude Hansjörg Faller.
Intanto, in Italia Fercam ha ricevuto le prime otto motrici alimentate a gas naturale liquefatto, destinate ai trasporti internazionali di groupage, che si affiancano trattori Gnl che l’azienda altoatesina usa dal 2018 per i carichi completi nazionali. Questo primo lotto sostituirà i veicoli diesel che viaggiano lungo l’asse del Brennero per affrontare le sempre maggiori restrizioni imposte dall’Austria. I modelli scelti sono Iveco.