Dopo l'acquisizione degli asset Artoni da parte di Fercam e del fondo immobiliare Prelios per 47,9 milioni di euro, la società altoatesina ha incontrato il commissario straordinario Franco Maurizio Lagro e i sindacati confederali per stabilire la sorte dei 190 dipendenti rimasti in carico all'ex corriere. La riunione è avvenuta nella sede di Bologna di Confindustria e ha portato a un accordo secondo cui 140 ex dipendenti Artoni passeranno a Fercam, mantenendo i diritti acquisiti. Lavorano delle quattordici sedi Artoni che sono rimaste operative, prima sotto forma di affitto di ramo d'azienda e ora tramite la vendita a Fercam. Resteranno invece chiuse le altre 25 filiali, che probabilmente saranno vendute. Per gli altri cinquanta ex dipendenti di Artoni, il commissario straordinario si è impegnato ad applicare la cassa integrazione straordinaria, che potrebbe essere attivata tramite il Decreto Genova. La cassa integrazione potrebbe funzionare per dodici mesi, per poi accedere all'indennità di disoccupazione Naspi.
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