“I recenti casi di focolai presso operatori del nostro settore anche in località vicine ci hanno indotto ad essere ancora più attenti alla tutela della salute dei nostri collaboratori e clienti; oltre ai tradizionali presidi di sicurezza come mascherine e disinfettanti abbiamo ritenuto necessario trovare nuovi metodi per una sanificazione più efficace anche del nostro ambiente di lavoro e, in particolare, delle merci in entrata e uscita dai magazzini“: con queste parole Moreno De Villa, responsabile dell’impianto Fercam di Trento spiega l’introduzione di un nuovo sistema di disinfezione, che è in sperimentazione proprio nel capoluogo trentino.
De Villa aggiunge che “sappiamo che il virus può sopravvivere sugli imballaggi e quindi il movimento merci può essere un veicolo di contagio. È stato questo il pensiero base che ci ha indotto a rivolgerci all’azienda che già si occupa della tradizionale sanificazione di uffici e ambienti in genere”. Questo sistema opera tramite la saturazione con ozono della cassa mobile con la merce al suo interno per un periodo di circa venti minuti. L’ozono si sostituisce all’ossigeno, eliminando virus o altri eventuali acari, batteri, muffe e perfino le molecole degli odori. Con il graduale abbassamento della massa dell’ozono che si decompone in ossigeno, all’interno della cassa mobile la situazione si ristabilizza senza aver arrecato alcun danno al contenuto.
Il gas è prodotto con un generatore di ozono costruito appositamente per le casse mobili, le cui porte vengono socchiuse per permettere l’immissione necessaria per saturare l’ambiente. L’operatore interviene con i normali presidi di sicurezza non tanto per l’ozono presente all’interno della cassa, quanto per le eventuali polveri che potrebbero contenere il virus e che si possono alzare con l’avvio della procedura di disinfezione.