La frode delle certificazioni dei pallet non è certo una novità e l'indagine avviata a settembre 2015 dalla Guardia di Finanza di Lodi mostra che è un'attività ancora vitale. Durante l'inchiesta, i finanziari hanno perquisito sei aziende in provincia di Lodi e Pavia, sequestrando ben 500mila pedane con falso marchio Epal che erano stati prodotti da questa aziende. I produttori non solo marchiavano illegalmente le pedane, ma le costruivano usando anche pallet già utilizzati e spesso rubati.
Le false pedane erano messe in circolazione da aziende di autotrasporto, che le immettevano nel ciclo di scambio. Per giustificare questa imponente movimentazione, l'organizzazione aveva creato ben ventitré società fittizie, che avevano sede in cascine del milanese ed erano gestire da un commercialista di Melzo. Queste società hanno stampato false fatture per un importo complessivo di 15 milioni di euro, emesse ad altre sette aziende collegate tra loro. I finanzieri hanno scoperto anche un evasore fiscale totale, che da solo ha accumulato una base imponibile di tre milioni di euro.
Oltre a violare la normativa sui brevetti e ad alimentare una enorme evasione fiscale, la produzione di europallet Epal falsi è un pericolo anche per chi lavora lungo l'intera filiera logistica, perché la movimentazione di un bancale fragile o rovinato può causare seri incidenti sul lavoro. Inoltre, nel caso di trasporto di prodotti alimentari, non rispettano le norme igieniche e fitosanitarie. Infine, la vendita a prezzi inferiori a quelli dei pallet regolari causa concorrenza sleale noi confronti dei produttori e dei commercianti corretti. Al termine dell'indagine, gli inquirenti hanno denunciato trenta persone e sequestrato beni mobili e immobili per due milioni di euro.
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