Il 25 marzo 2024, la Guardia di Finanza di Macerata ha annunciato l’esito dell’indagine Castello di Carta, compiuta su una rete di società operanti nel trasporto e nella logistica. Secondo la Procura della città marchigiana, questa organizzazione avrebbe frodato il fisco per oltre 67 milioni di euro, dal 2018 al 2021. La frode sarebbe avvenuta tramite l’emissione di fatture false e dichiarazioni fiscali infedeli. L’inchiesta è iniziata nel 2022 ed è avvenuta tramite pedinamenti, analisi del fatturato delle imprese e di abbondante documentazione amministrativo/contabile.
Al termine dell’indagine, i Finanzieri hanno ricostruito una fitta rete di società “cartiere” che avevano sede a Roma ed erano prive di strutture operative commerciali, di dipendenti e di costi di esercizio. Queste imprese, secondo gli inquirenti, erano “interconnesse tra loro e “tutte riconducibili ad amministratori residenti nella provincia di Macerata”.
In una nota, la Finanza spiega che “il sistema evasivo era stato architettato da un imprenditore del maceratese che, in qualità di amministratore di fatto e/o di diritto delle imprese coinvolte e con la complicità di mere ‘teste di legno’, poste formalmente a capo delle aziende, ha emesso fatture relative ad operazioni inesistenti per oltre 67 milioni di euro, aventi ad oggetto presunte somministrazioni di manodopera, nei confronti di compiacenti società operanti principalmente nel settore dei servizi di pulizie, dei trasporti e della logistica”.
Per sviare eventuali indagini, le sedi delle imprese venivano velocemente e frequentemente delocalizzate in grandi centri metropolitani, dove sono continuamente aperte numerose partite Iva. Al termine dell’indagine, la Procura di Macerata ha disposto il sequestro di beni per 14 milioni di euro e ha posto sotto indagine quattro persone per svariati reati connessi all’emissione di false fatture, all’omessa dichiarazione ai fini Iva, all’infedele dichiarazione dei redditi, alla distruzione e all’occultamento delle scritture contabili nonché all’omesso versamento dell’Iva.