Una nuova tempesta scuote la logistica lombarda, dove la Procura ha aperto un’indagine per frode fiscale nei confronti di tre società (di cui non ha rivelato il nome) che hanno sede nella provincia di Milano e che operano nella movimentazione e distribuzione delle merci in poli logistici del pavese. La Guardia di Finanza ha rilevato un “meccanismo fraudolento volto alla sistematica evasione fiscale” partendo dall’analisi della “esigua documentazione contabile” trovata “in un noto polo logistico situato in provincia”.
È così iniziata un’indagine che ha ricostruito tutti i rapporti commerciali tenuti con varie società. È quindi emersa l’evasione di 870mila euro d’Iva per il 2020 e l’uso illecito di crediti d’imposta per altri 700mila euro nel 2018. In questo secondo caso, i Finanzieri hanno scoperto che due società hanno usato crediti d’imposta assegnati per “ricerca e sviluppo” per compensare alcuni debiti erariali. Questi crediti sono risultati totalmente inesistenti perché queste attività non sono mai state svolte per il semplice motivo che le società sono sorte nel terzo e quarto trimestre del 2019, mentre hanno usato crediti in compensazione riferiti al 2018.
Il 12 gennaio 2023 il Procuratore di Pavia, Fabio Napoleone, ha comunicato di avere disposto il sequestro preventivo di un milione e mezzo di euro in contanti e immobili nei confronti di cinque società e dei loro cinque rappresentanti legali che si sono succeduti alla guida delle imprese.