L’indotto del mercato ortofrutticolo di Vittoria torna alle cronache con una frode fiscale svolta nel commercio degli imballaggi di legno per i prodotti ortofrutticoli. L’indagine è iniziata con una denuncia presentata da un’azienda austriaca nei confronti del rappresentante legale della società posta sotto inchiesta e in seguito ha svelato un’organizzazione che produceva fatture false per ottenere crediti Iva.
Questa organizzazione aveva creato un carosello fiscale che ha coinvolto sei società siciliane e due rumene, alcune delle quali erano fittizie e servivano solo a produrre le fatture false per merce acquistata all’estero, anche da aziende regolari e ignare della frode, come quella austriaca che ha presentato la denuncia.
La merce ordinata all’estero era fatturata in esenzione dell’Iva a una società di comodo italiana, grazie al reverse charge, che la rivendeva sottocosto, ma fatturando l’Iva, alla società dell’organizzazione che riceveva effettivamente la merce, senza però versare l’Iva all’Erario. Al termine dell’indagine, gli inquirenti hanno stimato un’evasione dell’Iva di quattro milioni e hanno disposto il sequestro per un milione e mezzo di euro e denunciato otto persone.