Un giro di dieci società fantasma che produce fatture false per attuare un frode fiscale nella produzione di pallet da dieci milioni di euro: questa è la conclusione di un’indagine della Guardia di Finanza di Lucca, che ha posto sotto indagine sedici persone. L’inchiesta è partita dai controlli su una impresa che ha sede nella Piana di Lucca, nella cui contabilità apparivano fatture datate dal 2015 che gli inquirenti hanno ritenute sospette. Approfondendo i controlli, è emerso che questi fornitori avevano breve durata, durante la quale non presentavano dichiarazioni fiscali e quindi non versavano le imposte. Alcune di queste avevano lo stesso indirizzo e facevano capo alle stesse persone, che erano sostanzialmente dei prestanome.
Proseguendo l’indagine con intercettazioni telefoniche, perquisizioni, analisi dei sistemi informatici sequestrati, audizioni e accertamenti bancari, i Finanzieri hanno scoperto che l’amministratore della società destinataria delle fatture di queste società fantasma e altre due persone, considerate amministratori occulti, acquistavano pallet usati, probabilmente dal mercato nero, facendo passare questi acquisti come regolari tramite le false fatture delle società fantasma. Poi la società le saldava con bonifici, i cui proventi erano prelevati in contanti tramite bancomat e usati per pagamenti con carte di credito aziendali.
Gli inquirenti hanno valutato che il valore totale delle fatture false ammonta a dieci milioni di euro, con un’evasione Iva e Ires di 2,2 milioni. Hanno quindi denunciato alla Procura di Lucca sedici persone per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di plurimi reati tributari commessi in un contesto illecito. Il Gip del Tribunale di Lucca ha emesso un provvedimento di sequestro cautelare di disponibilità bancarie, inibendo l’amministratore della società beneficiaria dell'evasione dall’incarico di qualsiasi carica societaria.