L'indagine è iniziata con una comune verifica fiscali in un'impresa individuale che organizza corsi di formazione. Durante il controllo, le Fiamme Gialle hanno individuato alcune violazioni fiscali ma anche qualcosa di più grosso: costi che si riferivano, in modo generico, ad alcuni corsi erogati. Insospettiti dalle modalità di registrazione, i Finanziari hanno focalizzato l'attenzione su un corso fatturato 250mila euro, che era finanziato dal ministero dei Trasporti. Secondo le informazioni ricevute, tale corso era avvenuto dall'ottobre 2012 al febbraio 2013 presso una cooperativa che operava nell'Interporto di Rivalta Scrivia, con lo scopo di formare 147 collaboratori della coop per migliorare la sicurezza nell'autotrasporto e nella movimentazione delle merci.
I militi hanno quindi avviato interrogatori individuali alle persone che risultavano partecipare ai corsi, che però hanno dichiarato di non avere svolto tale attività. Indagando sulla coop, la Finanza ha scoperto che i suoi responsabili avevano ottenuto il finanziamento pubblico esibendo falsi registri di presenza e fatture di acquisti di beni e servizi mai avvenuti.
Al termine dell'indagine, la Finanza ha denunciato cinque persone a vario titolo per truffa aggravata ai danni dello Stato in concorso e falso ideologico. Inoltre, ha sequestrato liquidità e beni intestati agli indagati per un valore complessivo di 270mila euro, ossia un importo equivalente alla somma percepita in modo illecito.
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