L’edizione 2023 del Supply Chain Risk Insights Report redatto dalla britannica Bsi identifica le principali tendenze globali nella gestione della catena di fornitura, sulla base delle analisi di quanto avvenuto nel 2022. Questo è un anno che i redattori del rapporto definiscono “turbolento e con la convergenza di molteplici rischi che interessano tutte le organizzazioni”, quando alle code della pandemia di Covid-19 si è aggiunta la guerra in Ucraina, con tutte le conseguenze economiche e geopolitiche.
Gli analisti hanno individuato sei elementi che emergeranno nel 2023: una guida delle organizzazioni “forte e agile”; affrontare i rischi della digitalizzazione; maggiore conoscenza di sé; anticipare le normative; approccio su misura per affrontare le complessità; uso di nuove tecnologie. Ci sono anche sfide da affrontare che riguardano la sicurezza delle merci, le rivendicazioni salariali a fronte dell’inflazione e l’aumento dei prezzi.
Una parte rilevante della ricerca riguarda il fenomeno dei furti della merce. Il primo dato riguarda i tipi di merce più rubati nel 2022. Al primo posto, con il 17%, ci sono cibi e bevande, seguiti da altre tre tipologie, ciascuna con il nove percento: agricoltura, elettronica e il carburante. Con l’otto percento ci sono i materiali da costruzione e l’automotive. È interessante notare che nelle rilevazioni trimestrali la quota dei furti di carburante è aumentata dal 5,4% del secondo trimestre del 2021 al 10,3% del terzo trimestre del 2022.
Un’altra interessante rilevazione riguarda le tipologie dei furti. Quelli avvenuti all’interno degli impianti sono il 26%, a fronte del 24,2% dell’anno precedente. Viceversa, gli attacchi durante il trasporto sono calati dal 24,4% al 17%. La restante parte comprende il furto da rimorchi o quello dell’intero veicolo.
Un altro fenomeno in crescita che coinvolge la filiera logistica non riguarda la sicurezza dei beni, bensì quella dei dati. Gli operatori intervistati del settore marittimo hanno dichiarato di avere registrato un aumento degli attacchi informatici del 74% nel 2022 rispetto al 2018. “Le organizzazioni stanno evidenziando sempre più la vulnerabilità informatica e il ransomware come la tendenza emergente più importante a cui prestare attenzione a breve, medio e lungo termine, e ritengono che dovranno prepararsi a questo investendo nel reparto IT e nelle competenze digitali in tutta l'azienda. Con i progressi della nuova tecnologia arrivano ulteriori vulnerabilità, in particolare con l'aumento del numero di oggetti connessi”, scrive il rapporto.
A tale riguardo, i relatori raccomandano che “le organizzazioni debbano affrontare con urgenza il loro rischio digitale, e il 73% di loro è significativamente preoccupato per i rischi posti dalla digitalizzazione delle supply chain, ma nessuna organizzazione ha risolto il rischio”.