Durante un incontro con la stampa avvenuto a Milano il 1° ottobre 2015, il presidente del Gruppo Gefco ha illustrato le strategie della società franco-russa, che si sta muovendo lungo tre direttrici: ampliare la copertura territoriale in tutto il mondo, ottimizzare i rischi economici e trasmettere le competenze acquisite nell'automotive verso altri settori. Per farlo, l'azienda si pone quattro obiettivi concreti: aumentare il numero dei clienti a livello internazionale, offrire soluzioni logistiche globali, sviluppare le proposte per la clientela industriale e focalizzarsi sull'area "1520", ossia sulla ex regione sovietica che ha binari con lo scartamento, appunto, di 1520 millimetri.
Nadal ha precisato che nell'applicazione di questa strategia, Gefco proseguirà con gli acquisti, strategia iniziata proprio in Italia con l'integrazione di Mercurio (nel 2011) e ribadita pochi giorni fa con l'acquisizione dello spedizioniere olandese IJS Global. "Abbiamo una crescita più rapida di quella del mercato, che c'impone di estendere la nostra rete globale. IJS Global ci permette di farlo in alcune aree importanti, come gli Stati Uniti, l'Australia e l'Asia sud-orientale, ma restano ancora aree da coprire e potremo farlo con altre acquisizioni", spiega Nadal. "Lo stesso potrà accadere nel comparto in cui siamo specializzati, ossia la logistica automotive".
Un altro punto della strategia di Gefco è la collaborazione con il suo socio di controllo, ossia la società ferroviaria russa RZD. In questo contesto la compagnia logistica avvia il progetto 1520, che prevede lo sviluppo di attività multimodali con l'intera area d'influenza (passata e attuale) della Russia. Ciò avverrà non solo nelle relazioni bilaterali, ma anche nei trasporti terrestri tra Cina ed Europa, dove Gefco è già oggi il terzo operatore logistico. "La spedizione di container su treno è una valida alternativa all'aereo e che già usiamo molto nell'automotive".
In generale, Gefco intende mantenere la sua posizione di primo piano nella logistica automotive, specialmente nel trasporto di veicoli nuovi, che oggi produce il 74% del suo fatturato (pari a 4,1 miliardi di euro nel 2014), ma vuole incrementare le attività anche negli altri settori. Del restante 26% del fatturato, il 10% è prodotto nel comparto del largo consumo, l'8% in quello industriale, il 6% nell'elettronica e il 2% nell'aerospaziale e difesa. Restando sempre nell'automotive, precisa Nadal, il 44% del fatturato è creato dalle attività svolte per il gruppo automobilistico francese PSA (che sino all'ingresso di RZD possedeva l'intero capitale della società) e il 18% da quelle per General Motors, di cui Gefco gestisce la logistica in Europa.
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