Giordano Vini nel 2014 si è fusa con Provinco Italia creando la Italian Wine Brands, che nell'anno successivo si è quotata in Borsa. Tra le azioni intraprese in questa fase di riorganizzazione c'è stata la terziarizzazione della logistica di Giordano Vini, avvenuta tramite il trasferimento del relativo ramo d'azienda a Geodis, che gestisce la supply chain e la distribuzione del vino, tra cui quella che avviene tramite il commercio elettronico, in Italia e in Europa, dove il produttore vinicolo intende espandere le attività. Geodis opera in questo ramo tramite la divisione Business Contract Logistics, che sta utilizzando alcuni servizi personalizzati per sostenere le attività connesse all'e-commerce. Per Giordano Vini, Geodis utilizza novanta dipendenti che operano in una piattaforma di 39mila metri quadrati.
Di questa operazione si è parlato durante l'incontro avvenuto alla sede dell'Alsea di Milano lo scorso 11 novembre tra i rappresentanti di Geodis Italia e quelli dei sindacati confederali. Una nota della Filt Cgil comunica che durante la riunione l'azienda ha presentato lo stato della situazione economica e produttiva del 2015 e l'andamento del 2016 delle due società operative Geodis Logistics e Geodis Wilson, entrambe con bilanci positivi grazie anche all'acquisizione di nuovi clienti.
Al 31 ottobre 2016, l'organico della filiale italiana di Geodis comprendeva 689 dipendenti, compresi quelli rilevati da Giordano Vini. Quindi, i sindacati hanno chiesto l'apertura della trattativa per applicare il premio di risultato per l'intero Gruppo e la parità di trattamento salariale e normativo per tutti i lavoratori integrati per varie integrazioni. La prima riunione su questo tema avverrà il 19 gennaio 2017.
Geodis sta puntando in Italia nel settore della logistica per bevande. Lo scorso luglio, la società ha rinnovato ed esteso il contratto con Carlsberg Italia per la gestione di servizi di logistica distributiva. In particolare, con questo rinnovo Geodis ha migliorato il servizio svolto per il marchio Birrificio Angelo Poretti, che è caratterizzato da alti volumi e stagionalità. Lo hub di questo servizio è nella piattaforma di Aprilia, dove avviene il ritiro dei prodotti dai magazzini indicati, il trasporto e la distribuzione degli stessi presso i clienti di Carlsberg Italia nel Lazio, in Campania, Calabria e Sicilia. L'impianto si occupa anche della gestione dei resi e dei vuoti a rendere.
"Una delle principali ragioni che hanno spinto questa collaborazione è l'ottimo approccio di Geodis alla CSR - Corporate Social Responsibility", spiega Riccardo Montanucci, Customer Supply Chain Director di Carlsberg Italia "Geodis è attenta quanto Carlsberg Italia alle emissioni di CO2 e alla Green Strategy, mantenendo un alto livello di attenzione alla sostenibilità ambientale. In tale contesto è importante sottolineare l'utilizzo della tecnologia DraughtMaster, che prevede l'impiego di fusti in pet al posto di quelli in acciaio. Questa scelta innovativa, eco-sostenibile e certificata EPD (Environmental Product Declaration) favorisce una forte diminuzione dell'impatto ambientale. Nel 2015 l'azienda ha distribuito con questa modalità innovativa circa l'80% della sua birra in fusto".
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