Non sappiamo ancora quando saranno distribuiti i vaccini controlla la Covid-19 e neppure come dovranno essere trasportati e stoccati, ma è necessario preparsi per farlo fin da ora, perché bisognerà distribuire milioni di dosi in tutti il territorio nazionale all’interno di una filiera sicura e probabilmente a temperatura controllata. In Europa si stanno muovendo già diverse realtà, soprattutto nel trasporto aereo (come l’aeroporto di Francoforte). L’Italia appare invece in ritardo e finalmente pare che i solleciti di alcune associazioni di operatori stiano avendo effetto. Secondo quanto dichiara lo HuffPost, i ministeri dei Trasporti e della Salute starebbero organizzando un tavolo sulla logistica del vaccino, che dovrebbe coinvolgere la filiera e che potrebbe avviarsi la prima settimana di novembre.
Assoram, l’associazione che raccoglie le imprese che distribuiscono farmaci e articoli sanitari, il 22 ottobre 2020 ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio, ai ministri dei Trasporti e della Salute e al direttore delle Dogane, spiegando che quella dei vaccini contro il Covid-19 è “una sfida logistica senza precedenti” e quindi “è necessario iniziare quanto prima a predisporre una strategia stabile ed efficace”. Il presidente dell’associazione, Pierluigi Petrone, spiega che le sfide principali riguardano la sicurezza dello stoccaggio e il trasporto a temperatura controllata, che potrebbe arrivare fino a -80°. Assoram sta già “accelerando l’analisi della catena integrata di approvvigionamento e distribuzione delle scorte di vaccini anti-Covid19 che arriveranno nel corso del prossimo anno” e ritiene indispensabile una sinergia tra pubblico e privato per definire “percorsi virtuosi in un’ottica di sostenibilità ed efficienza”.