Le informazioni della bolla d’accompagnamento delle merci potranno presto lasciare il supporto della carta per entrare completamente nel mondo digitale. È questo l'obiettivo del programma avviato da GS1 Italy, che nella prima fase ha studiato le soluzioni inter-operabili che possono essere usate da tutti gli operatori della supply chain nell’ambito dell’intero processo order to cash. Il progetto nasce dall’esigenza, sentita soprattutto nel settore del largo consumo durante l’emergenza Covid-19, di completare la digitalizzazione della filiera, che oggi è interrotta proprio dalla necessità di stampare la bolla di accompagnamento, anche nei casi in cui la parte commerciale (come l’ordine e la fatturazione) è completamente digitale.
“L’obiettivo primario è di digitalizzare la “proof of delivery” (Pod) per utilizzare i dati della bolla di consegna cartacea e inserirli in un flusso elettronico che consenta di raccogliere le informazioni relative alla consegna (tipicamente il luogo, la data e l’ora in cui avviene, stato della merce in consegna e corrispondenza con l’ordine), che abbia valore legale attraverso qualche forma di firma digitale e che guardi anche a soluzioni che supportino il processo di pagamento”, spiega Giuseppe Luscia, project manager GS1 Italy. Per farlo, tutti gli operatori della filiera devono adottare un linguaggio comune.
Il sistema di GS1 prevede già una soluzione per identificare in modo standard il documento di trasporto Ddt e l'utilizzo dell’avviso di spedizione (Desadv), già ampliamente usato dai diversi attori della filiera, che contiene tutte le informazioni necessarie a descrivere in modo completo la consegna. “Dall’analisi preliminare condotta da un gruppo di lavoro ristretto, coordinato da GS1 Italy e a cui partecipano i rappresentanti di tutti gli attori della filiera, è emerso che de-materializzare il documento di trasporto accelererebbe e renderebbe più efficienti sia il processo di consegna delle merci e sia quello amministrativo”, scrive GS1 Italy in una nota.
Il testo aggiunge che “diventerebbe inoltre immediata la comunicazione al produttore di eventuali riserve che oggi vengono annotate sulla bolla e che quindi costringono ad attendere il ritorno della bolla stessa al punto di origine, percorrendo a ritroso la catena del trasporto. Anche i pagamenti per le consegne a piccoli store, bar o ristoranti, in molti casi avvengono ancora in contanti”. La prossima fase è la sperimentazione, come precisa Luscia: “”A GS1 Italy è stato chiesto di modellizzare il processo e di descrivere come devono essere fatte le applicazioni per rispondere pienamente ai requisiti e per essere interoperabili. Più ampia è la platea di imprese coinvolte, compresi i produttori di soluzioni, più rapidamente si potrà partire con il progetto pilota e quindi con la sua implementazione. Sono molte le imprese che intendono arrivare in tempi brevi all’eliminazione della carta e adottare processi più efficienti”.