Il mondo del trasporto e della logistica sta staccando le connessioni con la Russia, e non solo per quanto riguarda le società con sede in Europa. Hanno iniziato le compagnie aeree, che non solo hanno svuotato i cieli dell'Ucraina, ma hanno anche annunciato la sospensione dei voli per la Russia, che peraltro sarebbero impossibili perché Mosca ha vietato l’accesso al proprio spazio aereo come ritorsione contro le sanzioni. D’altra parte le sanzioni stabilite dall’Unione Europea comprendono anche il trasporto aereo. Sul mare diverse compagnie hanno annunciato la sospensione degli approdi nei porti russi e delle prenotazioni da e per la Russia. Non ci sono solo colossi europei, ma anche qualche compagnia asiatica.
Ora l’isolamento del trasporto merci da e per la Russia si sta estendendo anche a quello terrestre. Infatti, cominciano ad apparire comunicati di società di logistica che stanno sospendendo i servizi. Il 1° marzo il colosso logistico Dhl, controllato dalla società postale Deutsche Post, ha annunciato l’interruzione temporanea delle attività che riguardano la Russia e delle prenotazioni sino a nuovo avviso. Anche la statunitense Seko Logistics ha annunciato un provvedimento analogo. Per ora DB Schenker mantiene operativi i collegamenti stradali per Russia e Bielorussia.
Resta poco chiara la situazione del trasporto ferroviario, soprattutto quello tra Europa e Cina che passa quasi tutto attraverso la Russia. Finora non sono apparsi comunicati su eventuali sospensioni del servizio e neppure se i treni in viaggi potranno subire ritardi o deviazioni. Finora, la francese Geodis “raccomanda” ai clienti di non prenotare spedizioni ferroviarie tra Asia ed Europa e mette a disposizione personale per trovare soluzioni alternative. La questione è importante anche in prospettiva, perché il nuovo assetto che potrà prendere la relazione tra Europa e Russia potrebbe coinvolgere anche la Nuova Via della Seta.