La parziale vendita da parte del Gruppo automobilistico Peugeot-Citroën del 75% della società di trasporto Gefco alla società ferroviaria russa Rzd, avvenuta nel 2012, sembrò inizialmente un buon affare. Almeno per i francesi, che incassarono 800 milioni di euro. Poi le conseguenze negative dalla pandemia di Covid-19 hanno spinto la compagnia russa a voler vendere almeno una parte della loro quota e a giugno 2021 l’agenzia Reuters scrisse che i due soci avrebbero dato mandato a JP Morgan e a Rothschild di vendere almeno una parte della società, con l’obiettivo di ricavare due miliardi di dollari.
Con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e con le conseguenti sanzioni attuate dall’Unione Europea e dal altri Paesi (tra cui la Gran Bretagna e gli Stati Uniti) il destino di Gefco torna in primo piano. Le sue attività potrebbero rientrare nelle sanzioni e questo sarebbe un problema sia per Rzd, che perderebbe una fonte d’introiti e un’attività strategica nella logistica globale, sia per Stellantis, perché la società francese trasporta una gran parte dei suoi veicoli nuovi. Una situazione che può accelerare la vendita di Gefco, anche se per ora non ci sono notizie o indiscrezioni a proposito, ma è possibile prevedere che ne appariranno nei prossimi giorni.