La domanda di lavoro nel trasporto e nella logistica è in continua crescita e in alcune attività, come il conducente di veicoli industriali, la carenza di personale è diventata strutturale. La società di ricerca personale Randstad ha svolto una rilevazione da cui emerge che in Italia questo settore occupa circa un milione di persone. La stessa società sta cercando 1.600 profili e le offerte di lavoro si possono consultare nell'apposita sezione del suo sito.
“La logistica rappresenta, su tutto il territorio, un comparto alla ricerca di professionisti sempre più specializzati”, spiega Elena Parpaiola, amministratrice delegata di Randstad Italia. “Competenze digitali e green e buona conoscenza di una lingua straniera sono, infatti, tra le skill più richieste, per diversi ruoli del settore, soprattutto dalle realtà multinazionali. In generale, i maggiori volumi di ricerca sono relativi a profili con esperienza minima di almeno tre anni, per un inserimento full time”.
Randstad ha anche diffuso l’elenco dei dieci profili maggiormente richiesti dalla logistica italiana, basato sulle richieste che gli giungono dalle imprese. I primi tre, per numero di richieste, sono il magazziniere, seguito dal carrellista e dal mulettista. La ricerca del primo sorge soprattutto dall’impennata del commercio elettronico e delle consegne a domicilio. È una figura che si è evoluta nel tempo e per la quale oggi servono doti organizzative, capacità di multitasking e lavoro in autonomia. Per quanto riguarda le competenze, è richiesta la conoscenza dei principali software per la gestione dei sistemi informatici e il diploma di scuola superiore.
Le due figure successive riguardano la conduzione di carrelli elevatori, che Randstad distingue in carrellista e mulettista. Per entrambi è richiesta la patente per il carrello, ma nel secondo è requisito fondamentale anche la patente B, per guidare veicoli commerciali, e una formazione sulla gestione di prodotti specifici, che generalmente è svolta in azienda. Le caratteristiche fondamentali sono percezione spaziale, prudenza e precisione. In alcuni casi, queste figure devono assegnarsi dei compiti e raggiungere obiettivi di produzione.
Al quarto posto nelle richieste c’è l’impiegato logistico, una figura che secondo Randstad ha “ampie prospettive di carriera professionale”. Il suo compito è seguire la movimentazione e lo stoccaggio delle merci, ma tra le sue mansioni ci sono anche “la gestione dei rapporti con i fornitori, della modulistica e degli ordini, nonché la registrazione delle merci e verifiche degli imballaggi, tenendo conto delle norme dei Paesi destinatari delle spedizioni”.
È sedentaria anche la quinta figura in ordine di richiesta, che è lo scaffalista. Randstad la definisce “molto versatile” ed è tra le più ricercate nei punti vendita. Può lavorare in settori diversi, soprattutto nel commercio, dal negozio alla grande distribuzione, dove può occuparsi di merce di tutti i tipi. Il suo ruolo “presuppone predisposizione al lavoro in team e organizzazione, con una particolare attenzione ai dettagli, ad esempio per verificare l’idoneità dei prodotti esposti”.
Al sesto posto troviamo invece una figura in mobilità: l’autista di veicoli industriali con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate. Deve quindi avere almeno la patente C (meglio la CE) e la Cqc. Secondo Randstad l’autista “prima di iniziare il viaggio, collabora alle operazioni di caricamento delle merci e una volta raggiunta la destinazione, collabora e supervisiona le operazioni di scarico”.
In settima posizione torniamo in magazzino con l’addetto all’imballaggio, che è “un operaio specializzato che si occupa del confezionamento e imballaggio, di prodotti, articoli e merci, dall’imbottigliamento di sostanze liquide all’etichettatura, dalla sterilizzazione all’aggraffatura, dall’inscatolamento all’imbustamento, attraverso l’utilizzo di specifiche macchine confezionatrici”. Tra le sue mansioni ci sono anche il mantenimento e il rispetto delle procedure interne e delle normative legate a sicurezza, igiene e conservazione dei prodotti. Secondo Randstad, questa figura “può rappresentare un’ottima opportunità per iniziare un percorso professionale nella produzione e del supply chain management”.
Poi si torna in strada con il corriere, ossia l’autista di veicoli commerciali dedicati alle consegne nell’ultimo chilometro. Anche per questa figura negli ultimi anni è aumentata la domanda, sempre a causa del commercio elettronico. È un’attività che richiede molta flessibilità e autonomia, dove è fondamentale il rispetto degli orari. Ciò significa, in concreto, che “è fondamentale saper scegliere i percorsi più efficienti considerando variabili e imprevisti”. Ovviamente chi sceglie quest’attività deve avere competenza nella guida.
Per la nona posizione si entra in ufficio col material planner, ossia “il professionista del reparto logistica che pianifica, coordina e organizza l'approvvigionamento dei materiali del processo produttivo”. Egli deve controllare le forniture e le materie prime in attesa di lavorazione e gestire gli ordini d’acquisto. Tra i suoi compiti c’è anche la redazione di rapporti sull’uso di materiali e sull’andamento dei loro prezzi, da consegnare ai dirigenti dell’impresa. Le sue caratteristiche sono capacità organizzativa, competenze specialistiche e una profonda conoscenza del settore.
Sempre in ufficio troviamo la decima posizione, il responsabile della logistica, un profilo strategico sia per le imprese produttive che quelle di logistica e commerciali. Ha diverse mansioni, tra cui spiccano “l’organizzazione, lo smistamento, la movimentazione e lo stoccaggio delle merci, la programmazione delle consegne e acquisti insieme al team, la gestione delle scorte e il coordinamento dei magazzinieri”. Per questa attività è spesso richiesta una laurea in ingegneria gestionale, economia o campi affini, ma in realtà meno strutturate può bastare un diploma tecnico. Randstad precisa che per questo lavoro sono fondamentali doti organizzative, multitasking e capacità di problem solving.