“Da contenitori di automobili a centri di distribuzione di servizi logistici”: questa è la visione di Laurence A. Bannerman, segretario generale di Aipark, l’Associazione Italiana degli Operatori Sosta e Mobilità. Egli spiega che le aree di sosta cittadine sono situate spesso in aree urbane centrali e generalmente ben servite, dove la crescita del commercio elettronico ha alzato la domanda di distribuzione nell’ultimo chilometro.
In tali aree si può quindi concentrare le attività di consegna, riducendo così il numero dei veicoli commerciali che viaggiano in città. Inoltre, “avendo un punto di consegna presidiato e ben mappato, si può anche mitigare il rischio di furto o danneggiamento di merci e veicoli durante lo spostamento o le operazioni di carico e scarico”.
Presentando questa proposta, Aipark ha mostrato alcuni dati sulla logistica urbana, secondo cui “la fase di consegna dell'ultimo miglio è responsabile del 25% delle emissioni di gas serra da trasporto nelle città”. Secondo la ricerca, solo a Milano si stima che operino ogni giorno tremila corrieri, che usano in prevalenza furgoni (59%), ma anche veicoli cassonati (33%) e microvan (8%).