Nel 2021 la logistica sanitaria mostra in Italia una battuta d'arresto rispetto all’anno precedente, ma crescono i volumi dei prodotti a temperatura controllata, spinti dalla campagna vaccinale contro la Covid-19. Questa è la sintesi della ricerca svolta su questo comparto dall’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet, da cui emerge che nel 2021 resta sostanzialmente stabile (-0,3%) il numero delle spedizioni, con un calo del 6% del numero dei colli e del 2% del loro peso.
Un’analisi più approfondita mostra un deciso aumento dei volumi a basse temperature, che varia dal 2% al 3% per i prodotti movimentati a temperature sotto lo zero e dal 14% al 15% di quelli gestiti fra 2° e 8°. La maggior parte delle spedizioni (78%) riguarda prodotti con temperature comprese fra 9° e 25° (78% nel 2021), che però dal 2018 si è ridotta di 9 punti percentuali. L’aumento delle spedizioni a temperatura controllata non sorprende, perché proprio nel 2021 è iniziata la campagna di somministrazione dei vaccini contro la Covid-19, che per quanto riguarda quelli mRna richiedono temperature di stoccaggio e trasporto molto basse.
Il 2021 conferma la tendenza emersa con la pandemia del crescita del trasporto nell’ultimo miglio, causata dalla nascita della consegna di farmaci a domicilio (cresciuta fino al 2% in un anno) e dall’invio delle spedizioni direttamente dai magazzini dei depositari alle farmacie, un flusso che è salito al 24% del totale. Le regioni che sono al primo posto sia come provenienza dei flussi logistici, sia come loro destinazione sono la Lombardia e (71%) e il Lazio (15%), seguite da Campania e Toscana. Ciò è coerente con la distribuzione della popolazione sul territorio nazionale.
Nella logistica del farmaco si è affermata la terziarizzazione, che interessa quasi tutte le attività di trasporto e il novanta percento di quelle di magazzino. Nell’83% dei casi l’intero processo logistico è affidato a un solo operatore, con la formula del Strategic Outsourcing. “I dati del 2021, se confermati anche nei prossimi anni, indicherebbero che la strada verso l’ottimizzazione delle consegne ha assunto un carattere maggiormente strutturale”, spiega Damiano Frosi, direttore dell’Osservatorio Contract Logistics. “L’accorpamento delle consegne, senza impattare sulla continuità né sul livello di servizio al cittadino potrebbe rappresentare un’importante svolta in termini di sostenibilità ambientale, economica, ma anche sociale”.
L’attività con il maggior grado di complessità è la logistica per gli ospedali, a causa dell’elevato numero e della grande varietà delle referenze, che riguardano anche prodotti non farmaceutici. Ma proprio per questo motivo, quest’attività mostra ancora potenzialità per migliorare l’efficienza, afferma la ricercatrice Maria Pavesi, aggiungendo che “l’innovazione tecnologica e digitale offre sempre maggiori possibilità per tracciare e dare visibilità sui flussi”.
Un processo di razionalizzazione è invece già avvenuto nel rifornimento delle farmacie e delle parafarmacie, con una significativa riduzione delle consegne provenienti dai grossisti: “È un’evidenza che si spiega con l’introduzione di politiche di razionalizzazione introdotte proprio in risposta allo scenario pandemico, con la scelta di accorpare le consegne riducendo il numero medio di consegne quotidiane presso le singole farmacie (nel 2019 si arrivava fino a quattro consegne al giorno per singolo esercizio)”, precisano i ricercatori.