Dopo avere favorito nel 2018 il colosso cinese del commercio elettronico Alibaba ad aprire il suo hub logistico vicino all’aeroporto di Liegi, ora Bruxelles sospetta che possa favorire attività di spionaggio a favore della Cina. Infatti, secondo un articolo pubblicato il 5 ottobre 2023 dal Financial Times, il servizio di sicurezza belga Vsse starebbe sorvegliando la piattaforma logistica non tanto sul versante fisico, quanto su quello informatico. Il sospetto è che sia utilizzato software che raccolga informazioni economiche sensibili e che le passi alle Autorità cinesi, che poi le possono usare per scopi non commerciali.
Sotto osservazione sarebbe, secondo il Financial Times, un programma che gestisce le spedizioni con la preoccupazione che possa fornire informazioni sulle catene di approvvigionamento e su eventuali vulnerabilità. In una nota diffusa dopo l’articolo, il Vsse ha confermato di lavorare per "rilevare e combattere possibili attività di spionaggio e/o interferenza svolte da entità cinesi tra cui Alibaba". Uno degli elementi che spinge l’agenzia belga a indagare è la legislazione cinese che impone alle imprese di condividere i dati con le Autorità e i servizi di sicurezza.
Dopo questa rivelazione, Alibaba e la controllata Cainiao, che gestisce le attività di logistica, hanno respinto le accuse, affermando di rispettare alle normative europee sulla privacy e sulla condivisione dei dati. Liegi è l’unico hub logistico di Alibaba in Europa ed è gestito da Cainiao, che recentemente ha chiesto di triplicare la superficie per portarla a 100mila metri quadrati. L’impianto riceve la merce venduta dalla piattaforma di commercio elettronico e la distribuisce in tutta Europa.