La mattina del 13 febbraio 2025 si è svolta a Milano la prima edizione del Contship Logistics Forum 2025, che è stata l’occasione per la società terminalista di presentare la settima edizione della ricerca “Corridoi ed efficienza logistica dei territori”, svolta in collaborazione con Srm, il Centro studi legato al Gruppo Intesa Sanpaolo. L’indagine ha coinvolto 400 imprese manifatturiere situate in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, tre regioni che insieme rappresentano il 41% del Pil nazionale e la metà dell’import-export italiano. A queste si sono aggiunte, per la prima volta, cento imprese di spedizione, con l’obiettivo di fornire un punto di vista complementare sulle principali tematiche analizzate.
Il primo tema riguarda le nuove tecnologie, con una particolare attenzione alla digitalizzazione e ovviamente all’intelligenza artificiale. La ricerca mostra che solo il 19% delle imprese manifatturiere analizzate la sta già implementando (8%) o sta esplorando la possibilità di utilizzarla (11%). La quota di aziende che riconosce nell’intelligenza artificiale un potenziale miglioramento dei costi raggiunge il 35%, mentre il 34% prevede benefici in termini di qualità del prodotto.
Nonostante quest’apertura, la tecnologia digitale già applicata con più frequenza risulta essere la Blockchain (per il 30% degli intervistati), seguita da robotica/automazione (18%), computer vision (17%) e Big Data (17%). È interessante il divario dei produttori rispetto agli operatori logistici: solo il 3% di questi ultimi dichiara di voler investire nell’intelligenza artificiale a breve, sebbene un buon 27% stia già sperimentando l’automazione.
I ricercatori hanno fatto il punto sull’intermodalità, nel contesto della sostenibilità ambientale. Non sorprende la preferenza, ancora elevata, per il trasporto stradale: in media, tra il 2019 e il 2024, solo il 12% delle aziende manifatturiere ha scelto il combinato strada-rotaia nel percorso che collega l’azienda al porto in esportazione, mentre la quota sale lievemente al 17% in importazione. I motivi che spingono a rimanere sull’autotrasporto sono essenzialmente tre: costi inferiori (59%), maggiore flessibilità nei tempi di consegna (21%) e affidabilità/sicurezza (20%).
Nonostante questi numeri, gli intervistati ritengono che l’intermodalità sia strategica per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati a livello comunitario: il 66% delle imprese ritiene che possa avere un impatto (per il 29% in modo significativo). L’adozione di politiche di sostenibilità più strutturate, tuttavia, resta una priorità per una minoranza di aziende manifatturiere (33%). Gli operatori logistici, dal canto loro, mostrano una maggiore propensione alla questione: il 44% dichiara di implementare piani di sostenibilità contro il 33% delle manifatturiere.
Un tema caldo per la logistica è l’ex works, ossia il franco fabbrica, il modello dove l’organizzazione (e il relativo costo) del trasporto è gestito dall’acquirente e non dal venditore. Il 58% delle aziende manifatturiere intervistate lo ha usato in modo prevalente negli ultimi anni. I fattori che ne favoriscono la diffusione sono la semplicità (46%), la carenza di esperienza nella gestione logistica (22%) e la richiesta espressa da parte dei clienti esteri (19%). Nonostante ciò, ben il 67% dei rispondenti si dice disponibile a valutare soluzioni alternative, a patto di essere supportato da consulenze specializzate o di poterne chiaramente misurare i vantaggi (ad esempio con un’analisi costi-benefici). Un aspetto rilevante è il controllo sulle consegne: il 65% delle imprese riconosce che il franco fabbrica può comportare una perdita di visibilità e di governo sui flussi.
Un tema di grande attualità affrontato dalla ricerca è l’interruzione della catena di fornitura, dovuta a cause ambientali, geopolitiche od operative. Emerge che la crisi degli ultimi anni non ha colpito in modo uniforme la platea di aziende intervistate. Infatti, il 47% delle imprese dichiara di non aver subito contraccolpi da questo fenomeno. Tra chi ha sentito maggiormente le turbolenze, la soluzione maggiormente adottata (dal 24% degli intervistati) è stata la ripianificazione o l’adattamento di flussi e organizzazione. Il 14% ha scelto di diversificare o ampliare la rete di fornitori, un altro 14% ha cercato di rafforzare le relazioni con collaboratori logistici e fornitori, mentre solo il 6% ha intrapreso strategie di nearshoring, ossia di avvicinamento della produzione.
Entrando più in specifico nel trasporto, i ricercatori hanno analizzato i principali flussi per le importazioni ed esportazioni. Nel primo caso, dominano l’Asia (soprattutto l’Estremo Oriente, col 52%) e la Cina, scelta dal 49% delle imprese. Il porto che risulta più utilizzato è Ravenna (53%), seguito da Genova (29%), Venezia (21%) e La Spezia (21%). Quanto all’intermodalità, l’uso combinato di strada e ferro in importazione raggiunge mediamente il 17% nel periodo 2019-2024. Nelle esportazioni, tra i porti italiani spicca Genova con il 47% delle preferenze, raggiungendo una media del 70% nel periodo 2019-2024, ma emerge anche la crescita di La Spezia (29%) e Ravenna (28%). I principali mercati di destinazione sono l’Europa (43%, con la Gran Bretagna al 21%) e il Nord America (33%, in particolare gli Stati Uniti).
Infine la ricerca ha affrontato il tema della esternalizzazione della logistica, che appare una prassi consolidata. Per le esportazioni, il 96% delle imprese dichiara di appoggiarsi a fornitori esterni, mentre in importazione la percentuale cala leggermente al 94%. Tuttavia, nel 77% dei casi in esportazione (81% in importazione) si mantiene un presidio interno sulle decisioni più importanti, per evitare di perdere il controllo su aspetti strategici. Sul versante degli operatori logistici, la maggior parte (81%) si concentra soprattutto sulla parte operativa, mentre solo il 19% affianca i clienti anche nella definizione delle strategie. Per quanto riguarda la digitalizzazione dei processi e dello scambio dati, il 34% si ritiene totalmente o prevalentemente digitalizzato, mentre un 35% ammette di essere ancora agli inizi.