Nel 2021, la squadra dedicata ai controlli sulla regolarità nelle imprese di logistica e trasporto merci istituita dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha controllato novanta aziende, trovando irregolarità in metà di esse già al primo accesso. Lo ha comunicato una nota ministeriale del 20 dicembre 2021, precisando che gli ispettori hanno verificato 1739 posizioni lavorative e intervistato 950 lavoratori. Le ispezioni sono avvenute in depositi di diverse Regioni: Lombardia (Cremona, Pavia, Lodi), Piemonte (Novara), Emilia-Romagna (Bologna, Piacenza, Parma), Liguria (Genova), Marche (Ancona), Abruzzo (Chieti), Lazio (Latina, Roma), Toscana (Livorno), Puglia (Bari) e Calabria (Cosenza).
Quest’attività di vigilanza straordinaria è avvenuta tramite accessi simultanei, secondo il modello di multi-agenzia, con squadre formate da personale ispettivo ordinario e tecnico dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro, dell'Inps, dell'Inail, della Guardia di Finanza, del Mise e con la collaborazione dell'Agenzia delle Entrate. “Dalle prime risultanze sono emersi profili di irregolarità in materia di lavoro nero; salute e sicurezza sui luoghi di lavoro - con particolare riferimento alla mancata valutazione dei rischi, alla sorveglianza sanitaria, alla omessa formazione ed addestramento dei lavoratori, alla prevenzione incendi, alla mancata verifica della correttezza dell'affidamento dei subappalti - oltre che violazioni in materia di orario di lavoro/straordinario/riposi, falsi part-time e false trasferte”, scrive il ministero del Lavoro.
In diciannove casi (dei quali non è precisato il nome) le irregolarità erano così gravi da comportare la sospensione delle attività. In quattro casi per lavoro nero e in quindici casi per per motivi di salute e sicurezza. "Con la task force abbiamo inaugurato un metodo di cooperazione e condivisione delle informazioni e degli interventi tra le varie amministrazioni preposte ai controlli. Questo ha consentito di individuare le situazioni più critiche e di verificarle sul campo", ha dichiarato il ministro Andrea Orlando. “I risultati delle attività di questi giorni confermano l'esigenza di proseguire nel rafforzamento della collaborazione e nel potenziamento del coordinamento da parte di tutte le agenzie e le forze coinvolte nella task force, che ringrazio per l'impegno e i risultati che si stanno ottenendo. Mi auguro che questo metodo di lavoro in pool possa proseguire per arginare le piaghe dello sfruttamento, del lavoro nero e per verificare costantemente la sicurezza sui luoghi di lavoro".