Sta cambiando il profilo di chi cerca lavoro nel settore della logistica e se sì, come? A questa domanda vuole rispondere l’agenzia del lavoro digitale Jobtech, che ha svolto una ricerca sui candidati analizzando la domanda e l’offerta di lavoro in Italia. Emerge il profilo prevalente di maschi giovani con un buon livello d’istruzione. Infatti, l’80% del campione è di sesso maschile e il 57,7% appartiene alla Generazione Z (nati dal 1997 al 2010) o alla precedente Generazione Millenials (nati tra il 1980 e il 1997).
Inoltre, il 64% ha un diploma di maturità o un titolo di studio superiore (il 6,4% ha un titolo universitario). Solo il 5,3% non parla una seconda lingua e il 51% ne parla addirittura una terza che, nell’ordine, è il francese, lo spagnolo o l'arabo. La seconda lingua è in prevalenza (91%) l’inglese. La maggioranza è disposta al lavoro notturno (52%) o a un contratto part time (71%).
L’indagine è avvenuta su un campione di quattromila persone attive sul portale web magazzinieri.it e sul volume degli annunci di posizioni aperte nel settore logistica negli ultimi sei mesi. La ricerca di lavoro si concentra i tre regioni: il 38% in Lombardia e il 60% in Campania e Lazio. In particolare, le città che mostrano la maggiore richiesta di lavoro sono Napoli, Roma e Genova, mentre Reggio Emilia e Padova sono la seconda e terza città con la maggiore offerta di lavoro. Milano risulta la città con la più alta concentrazione sia domanda che di offerta di lavoro.
“L'industria logistica è composta da tantissimi segmenti che portano a diverse opportunità professionali”, spiega Angelo Sergio Zamboni, cofondatore di Jobtech. “La nostra percezione è che il settore sia in una fase di enorme cambiamento. A cambiare è in primis la percezione del settore stesso: i giovani con cui parliamo riconoscono la natura prosperosa e frenetica del lavoro all'interno di un’industria che si è dimostrata così fondamentale per la nostra vita quotidiana”.