Il 9 febbraio 2021 il Parlamento Europeo ha approvato l’accordo sulla proposta del Regolamento che istituisce il Recovery and Resilience Facility, ossia il programma comunitario per affrontare le conseguenze economiche della pandemia di Covid-19 e rilanciare l’economia europea con uno stanziamento di 672,5 miliardi di euro. Dopo l’approvazione, l’intero settore del trasporto si è mosso in modo coordinato per chiedere di essere incluso a pieno titolo in tale programma. Il primo atto pubblico è la firma di una dichiarazione comune, che esordisce affermando: “Pur essendo duramente colpito dalla pandemia e dalle varie misure restrittive, il settore dei trasporti ha dimostrato il suo ruolo cruciale nell'approvvigionamento di merci e nella circolazione delle persone e si è quindi dimostrato indispensabile per un'Unione europea funzionante”.
Il documento invita agli Stati membri dell’Unione “a presentare nei loro piani di ripresa e resilienza misure che facilitino il trasporto e la digitalizzazione economicamente e socialmente sostenibili nei settori dei trasporti e della logistica, misure che promuovano la coesione e la connettività, promuovendo città e regioni vivibili, sostenendo una transizione giusta, sostenendo strategie per filiere sostenibili diversificate al fine di rafforzare la resilienza dell'Europa, nonché misure che preparano la forza lavoro dei trasporti alla trasformazione digitale basata su un dialogo sociale inclusivo”.
Inoltre, le associazioni firmatarie chiedono alla Commissione Europea di “considerare l'importanza delle misure di trasporto economicamente e socialmente sostenibili nella loro valutazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza”. Le associazioni rappresentano operatori dei trasporti, gestori delle infrastrutture, operatori, lavoratori di tutte le modalità del trasporto e della logistica, appaltatori, enti locali e regionali, fornitori di servizi logistici, caricatori, utenti, cantieri navali e fornitori di attrezzature nel settore marittimo, porti, vie navigabili interne, ferrovie , strada, ciclismo, aviazione, aeroporti e settori intermodali, oltre a sostenere industrie e imprese
Ecco l’elenco dei firmatari:
ACI EUROPE – Airports Council International Europe; ASECAP – European Association of Operators of Toll Road Infrastructures; BPO – Baltic Ports Organisation; CLECAT – European Association for Forwarding, Transport, Logistics and Customs Services; CLIA EUROPE – Cruise Lines International Association; CPMR – Conference of Peripheral Maritime Regions ; DYVOLVE – Consulting in Sustainable Urban Mobility; EBU – European Barge Union; ECASBA – European Community Association of Shipbrokers and Agents; ECG – Association of European Vehicle Logistics; ECSA – European Community Shipowners’ Associations; EFIP – European Federation of Inland Ports; EMPA – European Maritime Pilots’ Association; ERF –European Union Road Federation; ERFA – European Rail Freight Association; ESC – European Shippers’ Council; ESPO - European Sea Ports Organisation; ESPORG – European Secure Parking Organisation; ETA – European Tugowners Association; ETF – European Transport Workers’ Federation; EuDA – European Dredging Association; EUROPLATFORMS – European Association of Logistics Platforms; FEPORT – Federation of Private Port Operators and Terminals; FIEC – European Construction Industry Federation; INE – Inland Navigation Europe; IWI – Inland Waterways International; POLIS – European Cities and Regions Networking for Innovative Transport Solutions; SEA EUROPE – the voice of civil and naval (maritime technology) industries in Europe; UETR – European Road Haulers Association; UIP - International Union of Wagon Keepers; UITP – International Association of Public Transport; UNISTOCK – European association of professional portside storekeepers for agribulk commodities.