Dopo avere inutilmente tentato la scalata di Ceva Logistics, ora Dsv si accinge a quella della concorrente svizzero Panalpina, cui ha offerto tre miliardi e mezzo di euro. Per ora non è giunta risposta dalla Svizzera, ma nel frattempo gli analisti stanno cercando di capire le conseguenze di tale mossa e una di queste potrebbe essere l'avvio di una competizione per scalare Panalpina, se dalla società giungesse qualche segnale affermativo. Thomas Cullen di TransportIntelligence spiega che l'offerta di Dsv non è molto generosa nei confronti dell'azienda svizzera, quindi potrebbe farsi avanti un altro pretendente con un piatto più ricco. E qualche indiscrezione fa addirittura nomi, come quello di Kuehne+Nagel. Ciò non sorprenderebbe, visto che Panalpina è un'azienda sana, che mostra utili e una solida linea di credito. Ma scalarla non è facile, aggiunge Cullen, perché il suo principale azionista, con il quaranta percento, è la Fondazione Ernst Goehner Foundation, che in passato ha respinto offerte di acquisto. Ci sono però altri importanti azionisti, come il fondo Cevian Capital (che ha il 12%) che potrebbero essere interessati alla cessione della quota in cambio di un buon realizzo. Il Financial Times sottolinea che generalmente Cevian Capital rivende le partecipazioni in un periodo tra cinque e dieci anni dalla loro acquisizione, e quella di Panalpina è avvenuta nove anni fa. Insomma, la partita sembra aperta.
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