Il caso più eclatante nel settore della logistica è quello di Ceva Logistics, che ad aprile 2020 ha ufficialmente dichiarato lo stato di forza maggiore perché le conseguenze della pandemia di Covid-19 non permettono di rispettare tutti gli impegni contrattuali. Ma anche un colosso del commercio elettronico come Amazon ha dovuto cedere al coronavirus e ritardare le consegne in quasi tutto il mondo. Ma come definisce esattamente la “forza maggiore” la Legge italiana e come e quando si può applicare questa condizione?
Una risposta viene dal nuovo videocast di K44 Risponde, prodotto da TrasportoEuropa e Uomini e Trasporti in collaborazione con Daf Veicoli Industriali. Oltre alla definizione accademica, il videocast affronta questioni molto concrete. Come per esempio: l’impossibilità di trovare carichi di ritorno può rendere eccessivamente onerosa una prestazione? Al committente che reclama il ritardo nelle consegne, quando i tempi si allungano per transiti alle frontiere rallentati dai controlli di sicurezza, cosa si può rispondere? Se il caricatore danneggia dei colli nel disporli sul camion è possibile metterli in riserva e non doverli risarcire se l’autista vede l’accaduto, ma se per protocollo questi deve stare in cabina, come si può trovare una soluzione?
Vi proponiamo il videocast completo, ricordate che se avete domande in proposito potete inviarle via mail a redazione@trasportoeuropa.it oppure via Whattsapp al numero 366 602 1044 e cercheremo di rispondere un uno dei prossimi episodi.