L’impennata del prezzo del gas naturale sta colpendo la catena di fornitura in diversi modi, dal trasporto alla logistica, compresa la catena del freddo. Un avvertimento in quest’ultimo caso viene dall’associazione European Cargo Association of International Freight Forwarders (Elvis). Uno dei membri del consiglio dell’associazione, Nikolja Grabowski, avverte che la crisi potrebbe coinvolgere nei prossimi mesi anche i gas refrigeranti, compresi quelli usati dai magazzini a temperatura controllata. Gli operatori della logistica devono quindi avviare procedure per affrontare questa situazione ed Elvis consiglia di adeguare le coperture assicurative e di stabilire con i committenti come stoccare e movimentare le loro merci nel caso d’interruzione della refrigerazione.
L’allarme parte dalla Germania, dove entro maggio 2023 potrebbero mancare circa 210 Terawattora di gas per la riduzione, se non il completo taglio, delle forniture dalla Russia. Per quanto riguarda l’aspetto assicurativo, Grabowski sottolinea problemi legati al profilo di responsabilità in caso in cui una mancanza di gas refrigerante causasse il danneggiamento della merce. Invocare la causa di forza maggiore potrebbe essere inutile, perché le Autorità e i fornitori di gas hanno già avvertito di possibili problemi di approvvigionamento e quindi le assicurazioni non potrebbero risarcire il danno.
Elvis fornisce quindi alcune raccomandazioni, tra cui informare i committenti sulla possibile interruzione dell’impianto di refrigerazione e decidere come procedere in tal caso, concordare con le assicurazioni un’esclusione di responsabilità e aumentare le scorte di gas, anche impiantando serbatoi aggiuntivi. Elvis aggiunge che carenza nella fornitura di gas potrebbe coinvolgere anche le polizze assicurative relative all’interruzione dell’attività o quelle sulle avarie degli impianti.