L’Autorità di Regolazione dei Trasporti procede come se il mondo non stesse vivendo la pandemia della Covid-19 e chiede alle imprese di trasporto e logistica il pagamento del contributo dell’anno in corso. Il sito web in realtà cita l’emergenza coronavirus, ma afferma che nel trasporto sono attesi segnali di ripresa, “in ragione della funzione essenziale di servizio a favore di imprese, utenti e passeggeri”. Perciò, prosegue l’Autorità “non essendo stati disposti per legge provvedimenti che differiscano o sospendano la richiesta di versamento del contributo annuale”, essa chiede il pagamento del contributo entro il 30 aprile 2020.
Una richiesta contestata dalle associazioni del trasporto e della logistica, tra cui Assologistica: “Apprendiamo - con sorpresa, o forse meglio dire, con grandissimo stupore - che il contributo per il funzionamento dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti-ART non è stato sospeso, un contributo avversato (anche nelle sedi amministrative competenti) dal mondo confederale, che lo ha sempre ritenuto inappropriato”, dichiara Andrea Gentile, presidente dell’associazione. “E questo a differenza di quanto deciso invece per i versamenti degli oneri fiscali e amministrativi per tutte le imprese rinviati dal decreto cura Cura Italia”.
Quindi Gentile chiede di sospendere il pagamento. Ricordiamo che nei mesi scorsi il Tar del Piemonte ha accolto i ricorsi di diverse associazioni che rappresentano differenti attività del trasporto merci e della logistica, affermando che per loro il contributo non è dovuto. Per quest’anno, quindi, l’Art ha deciso di sospendere il pagamento, “sino a definizione dei giudizi pendenti dinanzi al giudice amministrativo”, per le imprese operanti nei settori del trasporto merci su strada connesso con porti, scali ferroviari merci, aeroporti, interporti, trasporto merci via mare e per vie navigabili interne, trasporto aereo di passeggeri e/o merci.